Francesco D’Avino, l’imprenditore noto come il “re dello zucchero”, è stato trovato morto nella camera d’albergo di un hotel di Rimini. Il manager, come riportato da La Repubblica, si trovava nella città romagnola per partecipare in qualità di ospite al Sigep, il salone internazionale dedicato al mondo della Gelateria, della Pasticceria e della Panificazione Artigianale in programma fino a mercoledì. La moglie, che non aveva più sue notizie da ore, ha deciso allora di contattare l’albergatore, che è salito in camera ha scoperto il corpo senza vita del 49enne imprenditore. Sempre La Repubblica sostiene che D’Avino, per quanto ancora la Questura non abbia confermato ufficialmente questa versione, si sarebbe suicidato impiccandosi. Il “re dello zucchero” era forse affetto da disturbi depressivi.
FRANCESCO D’AVINO, CHI E’ IL “RE DELLO ZUCCHERO” TROVATO MORTO A RIMINI
Francesco D’Avino, 49 anni, imprenditore napoletano, si è meritato il titolo di “re dello zucchero” per la sua attività: dopo aver ereditato il marchio dello zuccherificio fondato dal nonno Francesco nel 1927, infatti, era riuscito ad esportare il brand all’estero fino ad acquisire fama mondiale. Francesco D’Avino aveva assunto le redini dell’azienda nel 2016, alla morte del padre Vincenzo, che ne aveva favorito l’ingresso in società senza risparmiargli una giusta gavetta. Sul sito aziendale proprio lo scomparso raccontava:”Ricordo – scriveva D’Avino – che quando mio padre mi fece entrare in azienda, fui incaricato di svolgere varie mansioni. Cominciai a fare la gavetta, come tutti: ho fatto il garzone, ho guidato i camion delle consegne, ma ho anche lavato i pavimenti quando era necessario! Questo percorso mi ha permesso di entrare nel cuore della vita aziendale, facendomi apprezzare il valore dello spirito di squadra, in cui ancora oggi la D’Avino crede moltissimo”.