Rapina e sequestro choc a Mantova nel ristorante stellato “Ambasciata di Quistello” con il proprietario Romano Tamani tenuto per ore dai malviventi all’interno del locale, legato e imbavagliato con del nastro adesivo. L’incubo di Tamani – 75enne chef stellato nella sua prestigiosa Ambasciata di Quistello – è iniziato domenica mentre usciva dal ristorante, quel giorno chiuso: quattro malviventi incappucciati lo hanno sorpreso e riportato all’interno del locale minacciandolo a più riprese e chiedendo dove fossero gli oggetti di valore. Come ha raccontato Tamani oggi alla Gazzetta di Mantova, i rapinatori avrebbero avuto un forte accento dell’est Europa e dopo gli iniziali spintoni e urla, lo hanno imbavagliato e legato all’interno della struttura. Dopo aver rubato subito il denaro che lo chef aveva con sé, hanno messo a soqquadro l’intera Ambasciata per trovare altro, tra cui argenteria e finanche vino pregiato.
MANTOVA, I BANDITI SONO ANCORA IN FUGA
Dopo aver prelevato anche diverse carte di credito del locale, hanno lasciato legato Tamani e sono corsi via: per fortuna lo chef stellato è riuscito a liberarsi e rifugiarsi in un bar vicino da dove poi hanno chiamato i carabinieri e fatto partire l’intera denuncia. I banditi sono ancora in fuga dopo tre giorni e di loro grandi tracce, ancora, non ne sono state trovate: «erano gente esperta per rubare, sapevano quello che c’era da fare», ha commentato ancora lo chef rimasto sotto choc per paura che potessero ucciderlo da un momento all’altro. «Non sono per la violenza ma dopo questa esperienza nella mia cucina terrò anche una mazza da baseball», commenta amaro il grande cuoco stellato nella squisita Ambasciata. «Mentre ero riverso sul pavimento hanno iniziato a colpirmi a calci nella pancia, chiedendomi ossessivamente dove fosse la cassaforte, ma nel ristorante non c’è – ha detto ancora Tamani infuriato – quando sono andati via mi sono trascinato fino all’ingresso, ho raggiunto il bar più vicino e ho chiesto aiuto».