Intervenuto in collegamento a La Vita in Diretta, il presidente della Camera Roberto Fico ha assicurato il massimo impegno del governo italiano nella ricerca di verità sulla morte di Giulio Regeni e ovviamente anche giustizia. «Dobbiamo trovare ogni tipo di strada affinché in Egitto cominci un processo vero. Ora c’è uno stallo tra le procure, tant’è che ci sono cinque persone indagate che appartengono alla sicurezza nazionale dello stato egiziano». A tal proposito, Fico ha lanciato pesanti accuse all’Egitto: «Quando ho parlato con Al Sisi gli ho detto che l’Italia sa che sono stati apparati egiziani a torturare e uccidere Giulio Regeni, quindi l’Egitto deve fare verità su se stesso». Il presidente della Camera ha spiegato poi di aver scritto e inviato una lettera a tutti i presidenti dei parlamenti europei. «Giulio Regeni era un ricercatore europeo, quindi non deve andare avanti solo l’Italia ma tutta l’Europa unita. Quello che è successo poteva accadere a chiunque, per cui non bisogna voltarsi dall’altra parte. Chi non si arrende mai, non può essere mai sconfitto». (agg. di Silvana Palazzo)



TRE ANNI SENZA GIULIO REGENI

Sono trascorsi tre anni da quel tragico 25 gennaio 2016: in Egitto, nel giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, Giulio Regeni venne rapito e ucciso dopo essere stato torturato. Il suo cadavere venne rinvenuto il 3 febbraio 2016 nei pressi di una prigione dei servizi segreti. Nonostante le indagini e le pressioni del governo italiano, non è stata ancora fatta chiarezza sulla dinamica della tragedia: i depistaggi del governo egiziano attraverso i servizi di sicurezza hanno creato forti tensioni diplomatiche tra i due Paesi, con il presidente della Camera Roberto Fico che recentemente ha affermato che «le rassicurazioni del Cairo non bastano più». La Procura di Roma ha annunciato che l’inchiesta è bloccata nonostante gli sforzi dell’Italia, ma la famiglia e gli amici di Giulio non fanno passi indietro: chiesta giustizia per il giovane ricercatori, oggi in programma in tutto il Paese manifestazioni per ricordarlo.



L’APPELLO DELLA MAMMA DI GIULIO REGENI

Paola Deffendi, la madre di Regeni, ha scritto un post su Facebook per ricordare il figlio e rinnovare la richiesta di verità sulla sua fine: «25 gennaio 2019… oggi e sempre, il giallo! Non molliamo, caro Giulio». A Fiumicello, provincia di Udine, è in programma una fiaccolata alla quale parteciperà anche il presidente della Camera Roberto Fico: «Sono passati tre anni. E noi non dobbiamo smettere di chiedere con forza, ogni giorno, verità per Giulio Regeni. Ed è per questo che sarò nel pomeriggio alla fiaccolata di Fiumicello». Mondo politico unito per chiedere giustizia per il giovane dottorando nostrano, ecco le parole di Lollobrigida (Fratelli d’Italia): «A 3 anni dalla sua sparizione non abbiamo ancora risposte sulle responsabilità della morte di Giulio Regeni. Rinnoviamo l’appello al governo affinché faccia il possibile per togliere il velo di omertà e scoprire la verità sull’uccisione di un giovane italiano in terra straniera».

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