E’ morta Marisa Amato. Era la sfortunata donna che era rimasta coinvolta il 3 giugno del 2017 durante il caos che avvenne a Torino, in piazza San Carlo, in occasione della visione della finale di Champions League della Juventus. Schiacciata da centinaia di persone, la Amato era rimasta tetraplegica a causa dei traumi subiti, ed ha lottato fino a questa mattina, quando si è spenta al Cto di Torino a causa di una complicazione degli ultimi giorni. Maurizio Bernardino, il direttore di anestesia della stessa struttura ospedaliera, ha tenuto quest’oggi una breve conferenza stampa con i giornalisti per esternare le cause della morte della donna: «La signora Amato – spiega il medico come riporta l’edizione online de LaStampa non è morta, una cosa che mi interessa sottolineare, per la decisione che ha preso ieri “Se peggioro non accanitevi contro di me”, non è morta per quello. Quello che è successo è avvenuto abbastanza rapidamente visto che c’è stato un cedimento cardiovascolare brusco». La donna sarebbe quindi probabilmente morta anche se si fosse fatta curare con tecniche invasive, cosa che invece ha vietato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MORTA MARISA AMATO, DICEVA “NON MI ARRENDERO'”

E’ purtroppo morta Marisa Amato, la 65enne torinese che era stata calpestata dalla folla durante i fatti del 3 giugno 2017, quando a Torino, in piazza San Carlo, si scatenò il panico. Si è spenta questa mattina, a causa di alcune complicazioni respiratorie sopraggiunte negli ultimi giorni, da quando era stata ricoverata presso il Cto. Vogliamo ricordarla con le parole che aveva rilasciato ad un collega in un recente servizio de Le Iene, in cui, dal letto di ospedale, esternava la propria volontà di non arrendersi e di provare a tornare a fare una vita migliore: «La forza di combattere la trovo dalla mia famiglia – diceva – spero di essere al più presto in una situazione in cui i miei nipoti possano sentire bene la mia voce, non dico accarezzarli… poi si vedrà. Voglio riprendere una vita il più possibile dignitosa, e quindi mi batterò per quello, farò di tutto il possibile, non mi arrendo e spero di farcela almeno un pochino». E pensare che Marisa e suo marito erano totalmente estranei all’evento di piazza San Carlo, la partita della Juventus sul maxi-schermo: erano infatti andati in centro per fare una passeggiata di inizio estate, per passare un po’ la serata, e invece sono rimasti travolti dalla folla spaventata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MARISA AMATO E’ MORTA: ERA STATA CALPESTATA IN PIAZZA SAN CARLO

E’ morta Marisa Amato, la donna che era stata calpestata a Torino, in piazza San Carlo, il 3 giugno del 2017, durante la finale di Champions League della Juventus. A seguito del panico scoppiato nel capoluogo piemontese, la donna era rimasta travolta dalla folla impaurita, subendo gravissime lesioni che l’avevano lasciata tetraplegica, senza possibilità di muovere gambe o braccia. Inferma da più di un anno e mezzo, la signora di 65 anni era stata ricoverata negli scorsi giorni presso il reparto di rianimazione a seguito di alcune complicazioni, un’infezione che aveva causato il danneggiamento del sistema respiratorio, e questa mattina è giunta la notizia della sua morte. Maria Amato, come scrive l’edizione online di TgCom24, si era presentata al pronto soccorso del Cto di Torino con problemi respiratori e dopo gli esami effettuati dai sanitari era emerso un versamento pleurico.



MARIA AMATO, MORTA LA DONNA CALPESTATA IN PIAZZA SAN CARLO

Dopo il drenaggio, la respirazione era stata aiutata con una ventilazione non invasiva così come voluto dalla stessa paziente, forse ormai stanca di subire continui interventi che poco hanno cambiato la condizione della sua vita. Il trattamento aveva sortito i suoi effetti, poi, attorno alle ore 8:00 di questa mattina, la donna ha iniziato a peggiorare in maniera grave, con il sopraggiungere di un problema cardiovascolare che ha fatto perdere coscienza alla vittima: poco dopo è giunto il decesso, dinanzi ai parenti accorsi al Cto. Con la morte di Maria Amato salgono così a due le vittime di quella terribile notte del 3 giugno 2017, l’altra è la 38enne Erika Pioletti, anch’essa schiacciata dalla folla e deceduta in ospedale dopo pochi giorni di agonia. Quella notte, in piazza San Carlo, 1.500 persone rimasero ferite e sulla vicenda si sta ancora indagando per ricostruire l’esatta dinamica. Forse il tutto è stato causato dallo spray al peperoncino.