In fondo gli italiani hanno il cuore buono, ma lo si sapeva già. Nonostante quello che sentiamo e vediamo tutti i giorni al telegiornale, succedono anche cose belle. Soprattutto se i protagonisti sono le forze dell’ordine, in questo caso i carabinieri, a cui si dà sempre la colpa per sgomberi e rimpatrio di migranti. Il caso in questione andrebbe, si spera, riportato in apertura di tutti i telegiornali. Un giovane migrante tunisino, residente a Bernalda in provincia di Matera con regolare permesso di soggiorno ma purtroppo disoccupato e senza un euro, ha ricevuto ieri dalla sorella la notizia che la madre, abitante invece a Napoli, era morta improvvisamente per un infarto.



LA SOLIDARIETA’ DEI CARABINIERI

Disperato e affranto dal dolore, il migrante non sapeva come fare per raggiungere la famiglia e vedere per l’ultima volta la mamma. E’ andato allora a bussare alla caserma dei carabinieri, stranamente (se si fosse rivolto a un parroco avrebbe ugualmente ricevuto aiuto, crediamo) ma evidentemente, non avendo nulla da temere dal punto di vista della legge, ha pensato fossero gli unici che potessero dargli qualche aiuto, qualche indicazione. I carabinieri hanno verificato le sue condizioni legali, e che effettivamente la madre fosse morta. A quel punto hanno fatto una colletta e gli hanno comprato i biglietti per l’autobus e per il treno per arrivare fino a Napoli. Un incredibile gesto di bontà e solidarietà che va oltre a qualunque muro e divisione razziale.

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