Nelle prossime ore è atteso il progetto di demolizione del Ponte Morandi e Il Secolo XIX riporta le ultime novità tra i vari aggiustamenti contenuti nel documento. Prende corpo il possibile utilizzo di cariche esplosive per demolire il troncone lato Savona del ponte crollato lo scorso 14 agosto 2018. Una ipotesi legata alle tempistiche: il quotidiano sottolinea che si tratta dello smontaggio meccanico più laborioso. Il documento dovrebbe essere completato all’inizio della prossima settimana, per poi essere sottoposto ai periti del tribunale e delle parti per l’ok definitivo. Una tappa fondamentale del calendario stilato dal commissario per la ricostruzione, il sindaco di Genova Marco Bucci, che ieri ha incontrato le imprese incaricate (Omini, Fagioli, Ireos, Ipe).



PONTE MORANDI, BAGNASCO: “CICATRICE INDELEBILE”

L’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, negli scorsi giorni ha incontrato il sindaco Bucci e i lavoratori, ed ha espresso il suo pensiero: «La tragedia lascerà cicatrici nel nostro animo: non è possibile e non sarebbe giusto dimenticare, il miglior modo per ricordarlo e onorare le vittime è quello di lavorare insieme con l’armonia e la compattezza tipica dei genovesi». Il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha elogiato l’operato del primo cittadino: «Non sono preoccupato per i ritardi, il commissario Bucci ha fatto un lavoro straordinario per mettere insieme le imprese, che hanno già iniziato a lavorare sul ponte. E’ chiaro che l’impianto del decreto lascia dei dubbi. Abbiamo intrapreso una strada che ha un quid ideologico in più e uno pratico in meno».

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