Ha confessato Tony Sessoubti Badre, il 24enne fermato per la morte del bambino di 7 anni e il grave ferimento della sorella di 8. Lo conferma “Chi l’ha visto?”: l’uomo ieri è stato portato in commissariato ad Afragola, dove è stato interrogato per tutta la notte fino a che ha ammesso il fatto. Il bambino è morto per percosse, colpito dal manico della scopa. Portato in Questura, il 24enne è stato poi trasferito nel carcere di Poggioreale. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, stanno cercando ora di fare luce anche sul ruolo della mamma: la posizione è al vaglio degli inquirenti. C’è un fascicolo aperto dal Tribunale dei minori, che è in contatto con la procura. Si sta valutando se può ancora avere la potestà genitoriale. Nel frattempo i medici dell’ospedale Santobono di Napoli si stanno occupando della bambina di 8 anni, testimone dell’omicidio del fratello e vittima di un tentato omicidio. La piccola è piantonata, perché dovrà essere sentita in un ascolto protetto. Sulle sue condizioni si è espresso il primario del Pronto soccorso Vincenzo Tipo: «Attualmente le condizioni sono stabili. Ha trascorso una notte relativamente tranquilla». Il medico ha confermato le indiscrezioni di ieri, quando si parlava di sanitari sgomenti dopo l’arrivo della bambina in ospedale. «Tenga presente che sono circa 30 anni che faccio questo lavoro, e la maggior parte di questi li ho trascorsi in Pronto soccorso, quindi pensavo di aver visto tutto nella mia vita, ma quello che ho visto ieri ha dell’inquietante, del raccapricciante, non trovo nemmeno l’aggettivo giusto», ha dichiarato a “Chi l’ha visto?”. (agg. di Silvana Palazzo)
FERMATO COMPAGNO DELLA MADRE: RESPINGE LE ACCUSE
All’alba di oggi, lunedì 28 gennaio, la procura di Napoli Nord ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del 24enne, compagno della madre del piccolo di sette anni che, secondo le accuse, sarebbe stato ucciso a mani nude. L’uomo è accusato di omicidio volontario. La morte del bimbo è avvenuta nel pomeriggio di ieri nella sua casa di Cardito, nel Napoletano. Ora, come spiega Corriere.it, gli inquirenti stanno cercando di capire cosa ci sia alla base di un così atroce delitto e per farlo hanno sottoposto il presunto killer Badre Tony Essobti sotto un lungo interrogatorio durato otto ore ed andato avanti fino a notte inoltrata. Essobti è stato ascoltato in qualità di indagato, assistito da un avvocato. Eppure, secondo le prime indiscrezioni, pare che la versione iniziale fornita dall’uomo alla polizia abbia solo contribuito ad aggravare ulteriormente la sua posizione già abbastanza compromessa in quanto ha cercato di convincere gli agenti che i bambini fossero caduti dalle scale, respingendo così le accuse. Ovviamente si tratta di una bugia più che evidente alla luce delle gravi ferite riportate, mortali in merito al bimbo di sette anni. A contribuire a far luce su quanto realmente accaduto potrebbe invece essere la testimonianza della sorella di otto anni, che parla ed interagisce con i sanitari ma che al momento sarebbe ancora ignara della morte del fratello minore. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
COMPAGNO DELLA MADRE IN QUESTURA
Aveva il volto tumefatto il bambino di 7 anni trovato morto all’interno di un’abitazione di Cardito, in provincia di Napoli. E così la sorellina di 8 anni, che è riuscita a sopravvivere all’aggressione ma è ancora ignara di quanto avvenuto al fratello. Ora sarà ora presa in carico da un team di psicologi che la seguiranno. Illesa la bambina più piccola, l’unica che la mamma Valentina Caso ha avuto con l’attuale compagno, Badre Tony Essobti. Non si sa bene cosa sia successo, forse è scoppiata una lite. La coppia è stata condotta prima in commissariato ad Afragola, poi negli uffici della squadra mobile di Napoli in Questura. Alcune donne presenti in strada e residenti vicino al palazzo hanno offeso pesantemente la 30enne nel breve tratto tra l’abitazione dove si è consumata la tragedia e l’auto in cui è stata fatta salire. In serata è arrivata la notizia del fermo dell’uomo, la cui versione dei fatti – come riportato da NapoliToday – non ha convinto gli inquirenti. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, è accusato di omicidio: per la polizia e i magistrati della Procura di Napoli Nord i due fratellini sono stati picchiati con una violenza inaudita. Essobti, con precedenti per scippi e furti, è stato a lungo interrogato in qualità di indagato, assistito quindi da un avvocato difensore e con la prospettiva di essere trasferito subito dopo in carcere, perché sottoposto a un provvedimento di fermo da parte del pubblico ministero. La prima versione fornita alla polizia ha aggravato la sua posizione: secondo il quotidiano, ha provato a convincere gli agenti che i bambini fossero caduti dalle scale, una bugia fin troppo evidente per il tipo di ferite. Intanto è emersa una ipotesi agghiacciante: si sarebbe accanito sui figli della compagna perché riteneva che lei avesse verso di loro troppe attenzioni e li preferisse all’altra bambina. (agg. di Silvana Palazzo)
I MEDICI: “MAI VISTA UNA COSA SIMILE”
Proseguono le indagini per capire cosa è accaduto nell’appartamento di via Marconi, a Cardito, dove un bambino di 7 anni è stato trovato morto. I primi accertamenti hanno evidenziato che sul corpo ci sono tracce evidenti di percosse, rinvenute poi anche sulla sorellina ferita. Dalla ricostruzione investigativa è emerso che la vittima è stata picchiata più volte. La sorella di 8 anni non è in pericolo di vita, ma viene costantemente monitorata nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Santobono. Le hanno diagnosticato un «trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse”». I medici hanno spiegato che è «vigile e cosciente, non ha deficit motori e le indagini praticate non hanno evidenziato lesioni d’organo». Nonostante ciò, «le condizioni cliniche e psicologiche impongono un continuo monitoraggio delle funzioni vitali da parte del personale di reparto». Stando a quanto riportato da Il Mattino, pare che in un momento di rabbia si sia accanito contro i due bambini più grandi, nati da una precedente relazione della donna, perché imputava alla sua compagna di riservare loro troppe attenzioni. (agg. di Silvana Palazzo)
“PICCHIATI CON UNA SCOPA”, ARRESTATO COMPAGNO DELLA MAMMA
Non sarebbe in pericolo di vita la bambina di 8 anni ricoverata d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli, sorellina del bambino di 7 anni ritrovato morto all’interno di un’abitazione di Cardito, adagiato su un divano. Secondo alcuni fonti ospedaliere, riportate dal Corriere della Sera, la bambina non avrebbe traumi agli organi interni e la Tac al cranio non ha evidenziato problemi particolari, però avrebbe il volo completamente tumefatto. I medici avrebbero dichiarato di non essersi mai trovati davanti ad una situazione del genere. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanità, ha offerto una prima ricostruzione dell’accaduto su Facebook. «Un uomo, arrestato pochi minuti fa, avrebbe aggredito e picchiato a sangue la convivente e i figli con furia brutale. Uno dei due bambini sarebbe giunto già deceduto all’ospedale di Frattamaggiore mentre la sorellina è tutt’ora ricoverata all’ospedale Santobono in codice rosso». Il consigliere ha aggiunto: «Il presunto autore del brutale omicidio sarebbe in queste ore già nelle mani degli agenti del commissariato di Afragola, mentre il primario del Pronto soccorso del Santobono, Vincenzo Tipo, è rientrato subito in sede, nonostante fosse fuori servizio, per assistere la piccola paziente». L’uomo in questione è il 24enne Tony Sessoubti Badre, 24 anni, nato in Italia da genitori tunisini. Il Messaggero riferisce che in un momento di rabbia si sarebbe accanito contro i bambini. La bambina ha raccontato che li ha picchiati con una scopa, più volte, tra ieri notte e stamattina, e poi si sarebbe allontanato da casa per farvi ritorno più tardi. La compagna, italiana di 30 anni, sostiene di non essere stata presente all’aggressione: «Tony mi ha raccontato che i piccoli erano caduti per le scale», avrebbe raccontato alla polizia. (agg. di Silvana Palazzo)
BAMBINO DI 7 ANNI MORTO IN CASA A NAPOLI, FERITA LA SORELLA
Un bambino è stato trovato morto in casa nel Napoletano, la sorella invece è stata ricoverata d’urgenza. La terribile notizia arriva da Cardito. Una telefonata allerta la Polizia, che sta indagando sulla vicenda. Nell’abitazione viene ritrovato morto un bambino di 7 anni, mentre la sorellina di 8 è stata portata all’ospedale Santobono di Napoli. Stando a quanto riportato da Leggo, la bambina verserebbe in gravissime condizioni. Un terzo minore, di 4 anni, è illeso. Le cause della morte del bambino non sono ancora note: sono infatti in corso accertamenti su quanto è successo. Sul posto gli agenti che stanno ascoltando la mamma e il suo compagno. In attesa di notizie sulle condizioni di salute della bimba di 8 anni, si attendono aggiornamenti anche sulle indagini per capire cosa sia successo all’interno dell’abitazione di Cardito, e di chi siano le responsabilità della morte del bambino di 7 anni e del ferimento della sorellina.
LITE IN FAMIGLIA?
È ancora avvolta nel mistero la tragedia di Cardito (Napoli