«Indecenti»: Giorgia Meloni sbotta su Facebook dopo la dichiarazione choc dell’Anpi di Rovigo sulle foibe, «invenzione dei fascisti» secondo quanto scritto su Facebook dall’Associazione Partigiani locale. La leader di Fratelli d’Italia ha proseguito: «L’Anpi di Rovigo rinnega la storia insultando la memoria delle vittime delle foibe. A rendere il tutto ancor più grave è che questa associazione riceve finanziamenti pubblici. Gli italiani pagano per farsi raccontare che le foibe sono un’invenzione. L’Anpi dovrebbe scusarsi con i familiari di chi è stato torturato e ammazzato dalla furia dei partigiani titini e dovrebbe vergognarsi per aver foraggiato simili illazioni». Il deputato veneto di FdI Luca De Carlo ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare: «Trovo vergognoso e inaccettabile il post Facebook dal sapore negazionista pubblicato alla vigilia del Giorno del Ricordo dall’ANPI di Rovigo secondo il quale le foibe sono una invenzione dei fascisti. Vogliamo saperecome possa una sezione di un’associazione che riceve centinaia di migliaia di euro di finanziamenti statali e locali permettersi di insultare le tante vittime del regime di Tito e i loro parenti. Il Presidente Conte spieghi come vengono spesi i finanziamenti accordati all’ANPI e soprattutto se non sia il caso di rivederli in virtù di queste e altre dichiarazioni di pessimo gusto rilasciate sempre dalle varie sezioni dell’ANPI. Inoltre, chiediamo se questo post non sia in contrasto con la legge sul negazionismo – con tutto ciò che ne consegue – e se il presidente del Consiglio non ritiene, per impedire che casi del genere non si ripetano, di organizzare insieme alle associazioni degli esuli, iniziative straordinarie per diffondere la verità storica, in particolare tra le giovani generazioni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ZAIA: “SIAMO SGOMENTI”
Proseguono le polemiche a seguito del post pubblicato sulla propria pagina Facebook da parte dell’Anpi di Rovigo, l’associazione dei partigiani, che ha rinnegato l’esistenza delle foibe, considerandole come una semplice “invenzione dei fascisti”. Moltissimi coloro che hanno detto la loro sulla vicenda, da ambo gli schieramenti, sia di destra che di sinistra, e fra questi anche il presidente della regione Veneto, il leghista Luca Zaia: «A tutti capita di sbagliare, e ammettere i propri errori è sempre un esercizio virtuoso – le sue parole intervenendo direttamente sulla pagina Facebook dell’Anpi – ma che l’Anpi, storicamente e istituzionalmente dalla parte degli oppressi e dei perseguitati, possa aver sostenuto, anche soltanto per un secondo, che le foibe e Basovizza siano un’invenzione ci lascia sgomenti». Condanna pressoché unanime, come quella del primo cittadino di Rovigo, Massimo Bergamin: «È da pazzi – dice – rinnegare una tragedia simile! Mi confronterò con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini per capire quali provvedimenti prendere nei confronti della sezione Anpi di Rovigo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANPI DI ROVIGO “FOBIE INVENTATE DAI FASCISTI”: E’ POLEMICA
Non si placa il caos creato dal post dell’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Rovigo, in merito al fatto che le foibe siano un’invenzione dei fascisti. Subito dopo la sua pubblicazione e dopo che lo stesso scritto si è diffuso a macchia d’olio, sono insorti vari esponenti politici di destra e di sinistra. Roventi in particolare i commenti provenienti dal centro destra, a cominciare da quello di Roberto Novelli, deputato di Forza Italia, che avrebbe già fatto scattare la denuncia nei confronti dell’associazione di cui sopra: «Ho dato mandato ai legali – le sue parole riportate dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano – di presentare denuncia contro l’Anpi Rovigo ai sensi dell’articolo 604 bis del Codice penale, che prevede la pena da due a sei anni per chi minimizza in modo grave e pubblico la Shoah o i crimini di genocidio, di guerra o contro l’umanità». Sconvolto l’esponente del centrodestra, che ha aggiunto: «Farò un’interrogazione al governo. Vogliamo sapere come possa una sezione di un’associazione che riceve centinaia di migliaia di euro di finanziamenti statali e locali permettersi di insultare le tante vittime del regime di Tito e i loro parenti». Questo è invece il commento di Luca De Carlo di Fratelli d’Italia: «E’ vergognoso e inaccettabile quel post dal sapore negazionista». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA REAZIONI AL POST CHOC DELL’ANPI ROVIGO
È bufera a Rovigo e non solo per il post choc sulle foibe apparso negli ultimi giorni sul profilo Facebook ufficiale (ovviamente rimosso non appena scoppiato lo scandalo) dell’Anpi Rovigo: «Sarebbe bello spiegare ai ragazzi delle medie che le foibe le hanno inventate i fascisti, sia come sistema per far sparire i partigiani jugoslavi, che come invenzione storica. Tipo la vergognosa fandonia della foiba di Bassovizza». Questa risposta – data dal profilo ufficiale dell’Associazione Partigiani di Rovigo durante una lunga discussione sulle foibe nei giorni della Memoria per le vittime della Shoah – sta facendo discutere mezza Italia con un coro bipartistan che dalla Lega arriva fino al Pd: le accuse di negazionismo ai partigiani è stata la diretta conseguenze di quel post ignobile contro le migliaia di italiani e istriani trucidati e fatti “sparire” dall’atroce persecuzione del dittatore iugoslavo Josip Broz Tito. La prima presa di distanza arriva dalla presidente provinciale dell’Anpi, Antonella Toffanello, che contattata dall’Ansa spiega «Io il post l’ho visto, ieri, non so se c’è ancora e non sappiamo chi l’abbia scritto, ma ne prendiamo le distanze. Non rappresenta il nostro pensiero».
LA REAZIONI AL POST CHOC DELL’ANPI ROVIGO
Durissima è invece la condanna del Consigliere Regionale del Gruppo Zaia Presidente, Luciano Sandonà «È sconcertante e allarmante vedere come un’associazione che si vanta di tramandare la storia e la memoria neghi pubblicamente, attraverso i social, una tragedia immane come quella delle foibe in nome di un’ideologia seguita ormai da pochi nostalgici bolscevichi». Per il consigliere leghista, l’Anpi in questo modo ha «calpestato in modo vergognoso la memoria delle vittime innocenti barbaramente trucidate negli inghiottitoi carsici e di tutti quei cittadini di origine italiana del Venezia Giulia, Istria e Dalmazia costretti a lasciare le loro case per evitare l’atroce persecuzione delle truppe del maresciallo Josip Broz Tito». È un accusa bipartisan però che coinvolge anche il Pd, con Lele Fiano scatenato su Facebook «Trovo molto grave che l’Anpi di Rovigo cancelli la vicenda delle Foibe, i crimini contro l’umanità vanno ricordati tutti, e quello fu esattamente questo». Nei giorni della Memoria contro l’Olocausto è fondamentale capire – come insegnava Hannah Arendt – che il seme del male e dell’ideologia è se possibile “trasversale” dalla collocazione estremista politica: il problema è l’annientamento della persona e della sua dignità, che sia nazismo, bolscevismo, comunismo, fascismo, o quant’altro. In serata arriva, infine, anche l’attacco di Matteo Salvini che dai suoi canali social rilancia «Associazione partigiani di Rovigo nega esistenza foibe, defindendole “fandonie”. Fate schifo. La sinistra che tanto ama i clandestini non si fa problemi a calpestare la memoria dei nostri connazionali massacrati per la sola colpa di essere italiani».