Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli si è recato nella zona dell’A1 dove il passaggio di alcuni cinghiali ha causato un incidente mortale, un 28enne non ce l’ha fatta. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha commentato ai microfoni dei cronisti presenti: «Sono arrivato qui oggi per esprimere cordoglio e vicinanza alle vittime da parte del governo: appena arrivato mi sono reso conto di una seconda falla nella rete autostradale». Prosegue Toninelli: «Ho già chiesto all’Ufficio ispettivo territoriale di Milano di verificare la situazione della rete autostradale. Parliamo di un incidente che doveva e poteva essere evitato: non è accettabile che animali di così grandi dimensioni riescano a superare le recinzioni e rischiare di causare tragedie come questa». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL COMMENTO DI COLDIRETTI
Un branco di cinghiali che ha attraversato l’autostrada A1, ha provocato un maxi tamponamento che è costato la vita ad un ragazzo di soli 28 anni, ferendo in maniera gravissima altre due persone. Torna quindi d’attualità il problema cinghiali, già affrontato in un passato non troppo lontano, ma mai risolto. Spesso e volentieri questi animali selvatici (in Italia ce ne sono più di un milione), sconfinano dalla propria zona, entrando a contatto con gli umani e provocando gravissimi danni, a volte, come nel caso di ieri, anche delle vittime. La Coldiretti di Viterbo si è unita al coro di coloro che nelle ultime ore hanno chiesto un intervento serio del governo: «L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime – scrive Alberto Frau, il direttore della Coldiretti Viterbo – è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città». Secondo la stessa associazione i danni stimati dai cinghiali sono di circa 100 milioni di euro l’anno fra vittime, danneggiamenti di raccolti agricoli, e sterminio di animali allevati. «Ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza – aggiunge il presidente della Coldiretti Viterbo, Pacifici – che non si può continuare a ignorare o sottovalutare solo per pregiudizi ideologici, in ballo c’è l’incolumità pubblica. Ora non ci sono più alibi per intervenire in modo concertato tra ministeri e regioni ed avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci amministrativi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE IN A1: CIRCA UN MILIONE DI CINGHIALI IN ITALIA
L’assurdo incidente mortale avvenuto sulla autostrada A1 e che è costato la vita ad un giovane 28enne oltre che al ferimento di altre dieci (di cui la metà minorenni), sta ora lasciando il passa alle polemiche. Quanto è accaduto, infatti, secondo quanto spiegato da Il Messaggero online ha portato a porre l’accento sulla questione dell’abbattimento degli animali (sebbene tecnicamente si tratti di contenimento). Secondo Coldiretti gli esemplari di cinghiali sono circa un milione, ovvero il doppio rispetto a 10 anni fa e dal 2013 ad oggi, nella sola Lombardia avrebbero provocato 400 incidenti stradali, esattamente come quello avvenuto all’alba di oggi. Alla luce di ciò e tenendo conto dei danni che provocano anche all’agricoltura, l’associazione ha chiesto di affrontare la questione con “la dovuta decisione”. Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura in Lombardia è stato ancora più esplicito, come evidenziato nel focus precedente. Come ha aggiunto lo stesso assessore, che ha ricordato come la Regione abbia chiesto già nel 2017 ai gestori autostradali il monitoraggio delle recinzioni, “Non si può morire per un cinghiale in autostrada nel 2019”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ASSESSORE ROLFI “CAMBIAMO LA LEGGE”
A poche ore dal drammatico incidente sull’autostrada A1 causato da un branco di cinghiali, e che è costato la vita a un ragazzo di 28 anni, è intervenuto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi, che ha chiesto un intervento urgente per cambiare la legge: «Non si può morire per un cinghiale in autostrada nel 2019 – afferma, come riporta ilgiornaledibrescia.it – questi incidenti si potrebbero evitare se la politica nazionale ascoltasse le richieste della Regione Lombardia e di chi vive sul territorio, riconoscere l’operatore volontario, ossia un cacciatore formato, che consenta di ampliare l’attività di contenimento oggi in capo solo agli operatori della Polizia provinciale, ormai pochi e sparuti». Secondo l’assessore Rolfi sono necessari anche dei controlli più accurati da parte delle forze dell’ordine: «Va aggiunto – ha concluso – che i gestori delle autostrade, come evidenziato da Regione Lombardia in data 5 dicembre 2017, in territori rurali e pedecollinari devono effettuare controlli più stringenti e un monitoraggio costante delle recinzioni perché recinzioni adeguate evitano qualsiasi contatto tra fauna selvatica e automobilisti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE CAUSATO DA CINGHIALI IN AUTOSTRADA: HANNO SCAVATO UN CUNICOLO
Incredibile quanto mortale l’incidente che si è verificato in A1, sull’Autosole fra Lodi e Casalpusterlengo in seguito al passaggio di un branco di cinghiali. Tra le persone ferite anche cinque minorenni, mentre il paziente più grave, stando a quanto reso noto da Il Secolo XIX sarebbe ricoverato in codice rossoi all’ospedale Maggiore di Parma. Tre le auto coinvolte e proprio il conducente di una di queste, sceso dalla sua vettura probabilmente per chiedere aiuto, sarebbe rimasto ucciso, travolto da un ulteriore mezzo. La vittima non avrebbe avuto neppure il tempo di capire cosa stesse accadendo, essendo morto sul colpo. Intanto, dopo i primi sopralluoghi compiuti questa mattina, sono emerse alcune informazioni in più che andrebbero a spiegare la presenza di cinghiali in autostrada. Pare infatti che la rete di protezione dell’autostrada sul luogo dell’incidente non abbia subito alcun danno. Secondo gli esperti risulterebbe addirittura “perfettamente integra” e quindi è probabile che gli animali abbiano scavato un cunicolo nel terreno per arrivare sulla carreggiata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GRAVISSIMA UNA RAGAZZA DI 27 ANNI
Gravissimo incidente avvenuto sull’autostrada A1 a causa di alcuni cinghiali: una persona è morta e 10 sono invece ferite, fra cui una in maniera molto grave. Stando a quanto riportato pochi minuti fa dall’edizione online di TgCom24, la dinamica del maxi tamponamento fra veicoli, avvenuta fra Lodi e Casalpousterlengo in direzione Bologna, dovrebbe essere stata la seguente: un primo veicolo ha investito due cinghiali, per poi fermarsi. Successivamente è giunta un’altra automobile che ha travolto le carcasse di animali appena investiti, scontrandosi poi con l’auto davanti a se. A quel punto il conducente della seconda automobile è sceso, ed è stato a sua volta travolto da una terza automobile che si è scontrato con le altre due: il ragazzo che guidava l’ultimo mezzo dei tre, un 28enne di origini polacche, è morto sul colpo mentre la sua fidanzata di anni 27 è gravissima, e si trova attualmente presso l’ospedale di Lodi. L’uomo sceso a piedi per chiedere aiuto, travolto, è ricoverato invece in codice rosso a Parma, mentre le altre persone ferite non sono in pericolo di vita. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE CAUSATO DA CINGHIALI: UN MORTO
Un insolita attraversata di cinghiali (almeno per quanto riguarda la Lombardia) in autostrada ha causato un incidente a catena dal bilancio purtroppo tragico: un morto, un giovane 28enne di origini polacche, e ben 10 feriti di cui 5 minorenni sono l’esito di quanto avvenuto questa mattina all’alba in A1 tra Lodi e Casalpusterlengo. Il gravissimo incidente ha visto un maxitamponamento avvenire propri per la presenza di almeno 3 cinghiali che di colpo hanno attraversato la careggiata. La vittima – racconta Repubblica Milano – è un 28enne polacco, mentre tra i feriti si contano ben tre bambini (due di 8 anni e uno di 11) e due adolescenti di 15 e 13 anni. Gravissime sarebbero le condizioni di un uomo e una donna presenti nelle auto ridotte a lamiere nel maxitamponamento a catena subito dopo l’attraversata delle bestie selvatiche.
LUNGHE CODE ALLE PORTE DI MILANO
Immediati i soccorsi sul posto di ambulanze, elicottero e auto dei vigili del fuoco: complesso trasportare i feriti fuori da alcune auto letteralmente accartocciate l’una sopra l’altra. L’incidente in A1 con la presenza dei cinghiali – ancora dispersi nelle campagne alle porte di Milano, non è una novità in merito alle condizioni di altri incidenti stradali simili, avvenuti però sempre in città o nelle statali soprattuto del centro Italia: le lunghissime operazioni di sgombero della carreggiata, oltre ai rilievi del caso per capire come sia avvenuto un disastro stradale del genere, hanno causato la chiusura del tratto e hanno visto formarsi lunghe code in direzione Bologna. I sanitari hanno portato tutti i feriti negli ospedali di Piacenza e Lodi, mentre la vittima è stata confermata dai primi arrivi sul posto: è di fatto morto sul colpo per le troppo gravi ferite e per l’impatto violentissimo contro le altre automobili.