Il sindaco di Napoli, dopo aver annunciato di voler contrastare le politiche dei porti chiusi di Matteo Salvini, ha scritto una lettera ai migranti a bordo della Sea Watch 3 in cui sostanzialmente promette l’apertura del porto partenopeo per lo sbarco della ong tedesca: «Mi auguro che questa barca si avvicini al porto di Napoli perché contrariamente a quello che dice il Governo noi metteremo in campo un’azione di salvataggio e la faremo entrare in porto. Sarò il primo a guidare le azioni di salvataggio». Non solo, de Magistris prosegue «se la protervia del ministro dovesse spingersi fino a impedirle di entrare, abbiamo già disponibili 20 imbarcazioni che, in sicurezza raggiungeranno Seawatch3 per portare a terra le persone che lei sta ospitando». Intervistato a Zapping su Radio1, il leader della Lega replica ancora a distanza «la Sea Watch 3 è vicina a Malta, non capisco perché non possano farli sbarcare. Per chi aiuta gli scafisti, anche inconsapevolmente, i porti italiani sono chiusi». Per Salvini, inoltre, «ogni sbarco permesso è un incentivo agli scafisti».



ANCORA IL SINDACO “MINISTRO VIOLA LA COSTITUZIONE”

Luigi De Magistris torna alla carica contro Matteo Salvini. Dopo aver attaccato il ministro dell’Interno per la chiusura dei porti italiani alla Sea Watch, affermando di essere pronto ad accogliere i migranti a Napoli, il primo cittadino partenopeo ha parlato così ai microfoni di Sky Tg 24: «Ha commesso una condotta violatrice della Costituzione su cui ha giurato: il traditore è lui, è lui che si dovrebbe dimettere». Prosegue De Magistris: «Sta avendo un comportamento disumano: io ho scritto al comandante di indirizzare la prua verso il porto di Napoli, perché il porto di Napoli è aperto. Se ci sono donne e bambini che stanno morendo, per me non è solo un fatto disumano ma anche un crimine: chi sta commettendo un crimine fino a ora è chi all’interno di questo governo non salva le vite umane. Non passeremo mai alla storia per essere quelli che lasciano morire i bambini in mare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



I COMMENTI DI MARTINA E BONINO

AIl destino della Sea Watch ha chiamato in causa il mondo politico nostrano ed è scontro tra Matteo Salvini e Luigi De Magistris. Sul tema è intervenuto anche l’ex segretario del Pd Maurizio Martina su Twitter: «Ci sono 49 persone lasciate in mezzo al mare da 11 giorni. Il governo non può voltarsi dall’altra parte ancora una volta. Li soccorra subito #Seawatch #ApriteiPorti». Dem al fianco del sindaco di Napoli, questo l’appello di Emma Bonino: «La permanenza in mare, sempre più rischiosa, dei 49 naufraghi salvati dalle Ong Sea-Watch e sea-eye, dovuta alla non autorizzazione all’attracco in un porto sicuro da parte di alcuni governi europei ci mette ancora una volta di fronte a gravi scelte politiche fatte sulla pelle dei più deboli. Penso alla disperazione di chi, dopo mesi o anni di violenze e privazioni nei centri di detenzione libici, oggi non solo non viene più salvato e accolto in Europa, ma ha due sole terribili opzioni: essere ricacciato indietro dalla guardia costiera libica o venire abbandonato in mare e annegare. L’anno nuovo comincia così: con donne, uomini, bambini che da 11 giorni attendono invano, in balia delle onde, l’approdo in un posto sicuro da parte di governi sordi e disumani che continuano a violare la legge del mare, i trattati e le convenzioni internazionali, oltre ai valori universali della solidarietà e della tutela della dignità umana». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SEA WATCH, DE MAGISTRIS: “PORTO NAPOLI APERTO”

Sindaci sinistra-Salvini, atto secondo: dopo la lunga polemica sul Decreto Sicurezza, ora esplode il caso-migranti con la nave della Ong tedesca Sea Watch 3, con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che questa mattina ha annunciato «Mi auguro che questa barca si avvicini al porto di Napoli perché, contrariamente a quello che dice il governo, noi metteremo in campo un’azione di salvataggio e la faremo approdare. Sarò il primo a guidare le azioni di soccorso». È di ieri la notizia della nave accolta nel porto di Malta dopo 12 giorni di mare aperto in cerca di un porto sicuro: prima la Spagna, poi la Francia, poi ancora Italia e la stessa Malta avevano rifiutato l’appello di Sea Watch, ma con la tempesta in corso in quell’area del Mediterraneo tra la Libia e la Sicilia (e con 32 migranti a bordo, di cui diversi minorenni) il Governo di La Valletta aveva deciso di aprire le acque territoriali. Ma niente porto, niente sbarco, solo rifornimenti e assistenza medica: per questo motivo il tema del destino prossimo dei profughi a bordo della Ong tedesca resta invariato, con il sindaco di Napoli che torna nel giro di poche ore allo scontro con il Ministro degli Interni. Prima assieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando per la “sospensione” del Decreto Sicurezza – con prima replica durissima di Salvini – e ora per l’accoglienza dei migranti sulla Sea Watch 3 nonostante la politica di porti chiusi del Governo gialloverde.

MIGRANTI, LA REPLICA DI SALVINI

«I porti italiani sono chiusi, abbiamo già accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini», attacca Salvini su Twitter dopo le parole di forte polemica di Luigi de Magistris usate stamattina in una intervista a Radio Crc parlando del caso Sea Watch. «I comportamenti dei governanti si avvicinano a quelli dei trafficanti di esseri umani perché se loro lucrano su questa gente, i governanti lucrano politicamente facendo credere alle persone che l’infelicità dei Paesi occidentali sia dovuta alla gente e ai bambini che stanno morendo in mezzo al mare», rilanciava lo stesso sindaco napoletano ormai in aperta disobbedienza civile (come Orlando) con Salvini e con il Governo legastellato. «Lasciare persone e bambini in mezzo al mare con il gelo e la tempesta è qualcosa di indegno, criminale. Sarebbero tanti i modi per apostrofare i governanti del mondo e quelli italiani che per un po’ di propaganda politica passeranno alla storia per quelli che hanno fatto morire persone in mare. Sarà la storia che li giudicherà e mi auguro anche qualche tribunale perché di fronte ai crimini non c’è solo l’accusa politica o lo sdegno esistono anche i tribunali», conclude de Magistris in attesa che il Ministro Salvini prenda provvedimenti per quella che sarebbe una aperta violazione di una politica centrale.