Dopo la scoperta di ossa umane alla Nunziatura Apostolica di Roma, l’attenzione si è prontamente spostata sul giallo di Emanuela Orlandi e prima ancora di Mirella Gregori, collegando prontamente il ritrovamento. Come mai? Se lo domandano ancora oggi i parenti delle due ragazzine scomparse misteriosamente 35 anni fa, ed in merito alle quali, resta il mistero. Al contrario, quello delle ossa è stato risolto in quanto è stato stabilito che quei resti in realtà appartengono all’epoca imperiale, ben distante dunque dalla sparizione delle due ragazzine. Entrambe le famiglie, tuttavia, hanno lamentato di aver scoperto gli attesissimi esiti solo tramite la stampa, fatti passare quasi in sordina rispetto al momento della scoperta, quando furono prontamente attribuiti alle due ragazzine. “Apprendiamo ancora una volta la notizia dalla stampa quando non ci è ancora stato fatto leggere nessun documento ufficiale”, ha commentato stizzito Pietro Orlandi a Chi l’ha visto. “La mia famiglia cerca Emanuela da 35 anni e siamo gli ultimi a essere informati. Leggo che le ossa che in un primo momento sono state attribuite a mia sorella avrebbero in realtà 2000 anni. Mi colpisce molto il fatto che nei primi giorni era stato detto che le ossa erano recenti”, ha proseguito. Stizza anche da parte della sorella di Mirella Gregori, Antonietta, che aveva commentato in diretta, ieri, spiegando: “Abbiamo sperato in una conclusione della vicenda, ma le ragazze non devono essere dimenticate”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PIETRO ORLANDI STIZZITO “PERCHÉ ASSOCIARLE AD EMANUELA?”

Le ossa ritrovate nella Nunziatura di via Po, a Roma, non appartengono ad Emanuela Orlandi, come si temeva inizialmente, bensì ad una persona che ha vissuto fra il 90 e il 230 dopo Cristo, durante l’epoca Imperiale. Una scoperta per certi versi straordinaria, se si pensa che quei resti sono rimasti senza identità per quasi 2000 anni, prima appunto della loro scoperta e dei successivi esami scientifici. Continua a rimanere quindi irrisolto il giallo riguardante la sparizione di Emanuela Orlandi, la ragazza che ha fatto perdere ogni traccia di se 36 anni fa, nel 1983, e il cui caso era tornato d’attualità proprio a seguito della scoperta delle ossa “sospette” a Roma. Un’associazione che era venuta naturale ai media e all’opinione pubblica, ma che aveva fatto reagire in maniera stizzita i famigliari della Orlandi nonché di Mirella Gregori, ragazza scomparsa 40 giorni prima di Emanuela da Roma (sua coetanea). «Perché è avvenuto il collegamento con mia sorella Emanuela?», si domandava Pietro Orlandi, il fratello della scomparsa, ai primi di novembre: una questione che probabilmente non troverà risposta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OSSA IN NUNZIATURA: SONO DI EPOCA IMPERIALE

A distanza di due mesi si torna a parlare del caso delle ossa rinvenute nella Nunziatura Apostolica di Roma. Un giallo durato per settimane e che aveva portato a riaccendere i riflettori su due scomparse misteriose e mai di fatto risolte: quella di Emanuela Orlandi e quella di Mirella Gregori. Appartenevano a loro i resti umani rinvenuti lo scorso ottobre in una dependance della Nunziatura, durante alcuni lavori di restauro. Nella giornata odierna, come spiegato in apertura di Chi l’ha visto?, nella puntata andata in onda questa mattina, è arrivata la risposta definitiva. “Si tratta di ossa che risalgono all’età imperiale, di un periodo quindi compreso tra il 90 e il 230 dopo Cristo”, ha chiarito la conduttrice della trasmissione di Raitre. In collegamento telefonico con il programma, anche Antonietta Gregori, sorella di Mirella e che in questi mesi ha sperato di poter finalmente conoscere la verità sulle sorti della ragazzina scomparsa a 15 anni nel maggio del 1983 a Roma. “Come al solito veniamo a sapere da voi le notizie sul destino di mia sorella. L’abbiamo vissuta che non ci speravamo tanto. In un certo senso volevamo mettere fine alla storia di mia sorella sapendo che avevamo ritrovato le sue ossa ma vedo che purtroppo dopo 35 anni ancora non è così”. ha aggiunto la sorella di Mirella Gregori.



OSSA IN NUNZIATURA: LA SORELLA DI MIRELLA GREGORI “RIAPRITE IL CASO”

Proprio Antonietta Gregori, incalzata dalla conduttrice di Chi l’ha visto ha aggiunto: “Perchè non ci danno subito la comunicazione a noi familiari?”. Il riferimento è proprio al giallo delle ossa in Nunziatura che sarebbe ormai stato definitivamente risolto ma che aveva tirato in ballo, forse in modo fin troppo azzardato, anche due celebri scomparse rimaste dunque irrisolte. “Da una parte la verità deve essere scoperta, dall’altro invece quando si pensa che forse possano essere loro (Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ndr) hanno dato la notizia così senza avvisare prima noi”, ha contestato ancora la donna. Adesso, dopo l’ennesima illusione, la speranza di Antonietta e della sua famiglia è che “non vengano dimenticate le ragazze, non possono essere dimenticate”. Quindi ha chiosato: “Dico sempre che dovrebbero riaprire il caso di mia sorella perchè ci sono stati tanti punti all’inizio della sua scomparsa che non sono stati approfonditi”. Dopo 35 anni, dunque, il capitolo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori resta purtroppo ancora aperto.