Saranno le analisi scientifiche a stabilire se le ossa rinvenute in un sacco nero sulle sponde del fiume Po, a Casale Monferrato siano di un uomo o una donna e quali sarebbero le cause della morte. Il giallo è stato affrontato oggi da Pomeriggio 5, durante il quale sono stati aggiunti nuovi particolari: i carabinieri stanno ancora lavorando nell’area ora transennata dove è stato ritrovato il sacco con all’interno le ossa. Quando il livello dell’acqua del Po è calato, è riemerso il sacco nero della spazzatura, aperto e conficcato nella sabbia, con all’interno le misteriose ossa umane. Il sacco forse giaceva lì da mesi. Secondo le prime indiscrezioni potrebbero essere le ossa di una donna perchè il cranio era molto affusolato. Non vi era lo scheletro intero ma solo una parte, il sacco era aperto e usurato, non si sa da che zona arrivi. Da una prima ipotesi degli inquirenti, sarebbe assolutamente un omicidio. Quindi il corpo per essere trafugato sarebbe stato nascosto nel sacco e abbandonato nel Po. Mancano parti dello scheletro e per questo continuano le ricerche per ricomporre i resti finora trovati. Certamente si sa che era uno scheletro di molti anni perché le ossa sono usurate dal tempo ma ha i denti bianchissimi. Questo rappresenta un elemento fondamentale in quanto sembrano impianti e se così fosse sarebbe anche di una persona benestante. Ora si sa solo che il femore sembra integro e da questo si può capire l’altezza della vittima. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



GIALLO IN RIVA AL PO

E’ giallo a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove sono state rinvenute delle ossa umane in riva al Po, nascoste in un sacco nero della spazzatura ed abbandonate. La notizia è stata data ieri dal quotidiano La Stampa, dopo il ritrovamento dei carabinieri ed ha dato subito il via ad un nuovo giallo, oggi al centro della nuova puntata di Pomeriggio 5. La macabra scoperta è avvenuta tra Casale e Frassineto ad opera di un giardiniere casalese di 41 anni, il quale stava facendo una passeggiata con il suo cane quando ha visto il suo amico a quattro zampe avvicinarsi a lui con un osso in bocca. Lo ha quindi seguito tra gli arbusti fino a raggiungere il ciglio del fiume Po dove, nascosto da una pianta, ha scoperto un sacco aperto dal quale spuntavano resti di ossa umane, in particolare un teschio, parte di mandibola e altre ossa frantumate. Quindi, spaventato di fronte all’incredibile ritrovamento, ha lanciato l’allarme allertando le forze dell’ordine.



CASALE MONFERRATO, OSSA UMANE IN UN SACCO NERO: È GIALLO

Dopo la macabra scoperta, sono intervenuti i carabinieri che hanno provveduto a recuperare le ossa, refertarle e trasferirle presso l’obitorio dell’ospedale Santo Spirito. Sul caso sono in corso le indagini della procura di Vercelli. Ora spetterà al patologo il compito di stabilire il sesso, l’età ed altri dettagli sui resti rinvenuti, a partire dalle possibili cause della morte. Non è escluso che il sacco sia stato portato sull’isolotto spinto dall’acqua del fiume Po. In seguito alla scoperta, la zona del ritrovamento è stata isolata per consentire tutti i rilievi necessari del caso. Le analisi scientifiche che saranno eseguite sui resti umani, potrebbero anche far emergere eventuali segni di violenza. Le indagini, intanto, proseguono serrate al fine di fare luce su un misterioso giallo che ha preso il via ieri e che tiene l’intera Regione con il fiato sospeso.

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