Omicidio Marco Vannini, la sentenza della Corte d’Appello del Tribunale di Roma fa discutere. La madre Marina ha sottolineato che non ha intenzione di fermarsi qui e nelle ultime ore ha fatto discutere il comportamento del giudice nel corso della lettura del dispositivo della sentenza. Sul caso ha preso posizione anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: «Ho visto con molta attenzione il video in cui viene ripreso il momento della lettura del dispositivo della sentenza e voglio spiegare chiaramente a tutti che un magistrato ha tutti gli strumenti idonei a fare mantenere l’ordine all’interno di un’aula giudiziaria». Prosegue il Guardasigilli, che ha annunciato di aver già parlato con i familiari del ventenne di Cerveteri morto nel 2015: «Credo sia inaccettabile, e sono indignato per questo, che un magistrato interrompa la lettura del dispositivo della sentenza per dire “Se volete andare a fare un giro a Perugia, ditelo”. Siccome lo ritengo inaccettabile, come ministro della Giustizia ho già attivato gli uffici affinchè vengano fatte le verifiche del caso».
MINISTRO TRENTA: “NO REINTEGRO DI CIONTOLI NELLE FORZE ARMATE”
Dopo il ministro della Giustizia, è arrivato il commento del ministro della difesa Elisabetta Trenta sulla sentenza choc. Si è parlato infatti del possibile reintegro di Antonio Ciontoli, ecco la presa di posizione del ministro M5s: «Sul caso dell’omicidio di Marco Vannini non posso entrare nei meriti della sentenza giudiziaria, poiché esula dalle mie competenze e prerogative, ma una cosa la posso fare: il mio impegno, il mio massimo impegno, fin quando sarò io a guidare il Ministero della Difesa, affinché al signor Ciontoli non sia concesso il reintegro in Forza Armata». Prosegue la titolare della Difesa tramite Facebook: «Ho già in questo senso dato disposizioni alle competenti articolazioni della Difesa. Colgo l’occasione per esprimere anche tutta la mia vicinanza ai cari e alla famiglia di Marco, in questo difficilissimo momento. Comprendo il vostro dolore, comprendo la vostra rabbia, ma sappiate che non siete soli».