Non deve capitare proprio tutti i giorni di trovare in un normalissimo self storage – un deposito a lungo termine per merci private, affittato di norma quando non si ha spazio per arredi, oggetti e varie – 75 lingotti d’oro e mazzette di denaro dal valore complessivo di 1,3 milioni di euro: è successo a Torino questa mattina quando i Carabinieri, impegnati in un’operazione anti-droga, hanno trovato un vero e proprio tesoro illegale sequestrandolo immediatamente e dandone notizia alla stampa. È stato subito arrestato un imprenditore italiano di 46 anni di Volpiano, accusato di ricettazione dopo che le indagini in pochissimo tempo sono risaliti al proprietario di quello spazio privato e riservato. Quel deposito era da tempo all’attenzione dei Carabinieri di Torino per controlli e blitz sul contratto al traffico di sostanze stupefacenti: in accordo con i responsabili di quel self storage, la scorsa notte hanno portato il nucleo Cinofili di Volpiano per verificare che all’interno di alcuni box vi fossero quantitativi di droghe.
LA SCOPERTA GRAZIE AL CANE ANTI-DROGA
Come riportano gli stessi Carabinieri di Torino che hanno scoperto l’arcano mistero dentro quei box, il cane Jackie intervenuto nell’operazione aveva fiutato la “traccia” portando i militari fino al box incriminato, salvo poi scoprire che dentro c’era tutt’altro: 75 lingotti d’oro dal valore complessivo di 675 mila euro, spiega Il Messaggero, più decine di mazzette di denaro dal valore di 600 mila euro. Il cane antidroga ha dunque scoperto dei borsoni sospetti, termosaldati e sottovuoto, svelando un’importante operazione anti-ricettazione “a sua insaputa”: come giustamente riporta il Quotidiano.net, ora non resta che capire donde origini il tesoro, se frutto di proventi di droga o di rapine, e la sua eventuale destinazione finale.
#Torino, #Carabinieri controllano box self storage: scoperto un tesoro
Sequestrati 75 lingotti d’oro e denaro contante in mazzette termosaldate e sottovuoto per quasi 1,3 milioni di euro, arrestato un imprenditore #PossiamoAiutarvi pic.twitter.com/t70hxJHLHN— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) 31 gennaio 2019