Proseguono le testimonianze in merito alla morte della povera Camilla, la bimba di 9 anno deceduta dopo essere caduta sugli sci. Dopo le dichiarazioni disperate del padre Francesco, che trovate qui sotto, anche la nonna della bambina romana ha rilasciato alcune parole: «Francesco viveva solo per Camilla – afferma la signora Ines, come riporta l’edizione online de Il Messaggeroera tutta la sua vita. La accompagnava ovunque, trascorreva con lei tutto il tempo libero che aveva, il sabato la portava alle giostre, lui adorava lei e lei il suo papà. Ora lui starà malissimo, impazzirà di dolore». La signora, che abita a Donna Olimpia, a Monteverde, aveva ricevuto la chiamata dalla propria piccola la mattina dell’1 gennaio, prima che la stessa morisse: «L’avevo sentita questa mattina – racconta la nonna – mentre parlavo con Francesco, lei è corsa a strappargli il telefono dalle mani per salutarmi. Nonna tutto bene, sono felice. Poi con mio figlio non sono più riuscita a parlare, mi hanno detto che è assistito da uno psicologo, vorrei essere lì ad abbracciarlo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CAMILLA, MORTA SUGLI SCI, PADRE “COLPA MIA”

Non si dà pace Francesco Compagnucci, il padre di Camilla. Per la bambina di Roma di soli 9 anni, morta due giorni fa al Sestriere, si sente pienamente responsabile di quanto accaduto. «E’ tutta colpa mia, Camilla. Tutta colpa mia, perdonami amore mio», ripeteva ieri come una triste litania davanti alle camere mortuarie dove la piccola è stata trasferita dall’ospedale di Torino. Assieme a lui, la moglie Arianna, che l’ha raggiunto nella giornata di ieri dopo essere partita dalla capitale. Francesco e Camilla si trovavano in gita in montagna assieme alla scuola, una piccola vacanza fra papà e figlia visto che la mamma, anatomopatologa all’ospedale Sant’Andrea di Roma, doveva lavorare perché di turno. «Non ce la dovevo portare, non dovevamo nemmeno partire», continua a ripetere Francesco, che quella vacanza ha rischiato davvero di non vivere visto che fino al 30 dicembre aveva l’influenza, ma il 31, forse per fare felice la figlia, aveva deciso comunque di mettersi in viaggio per la Val di Susa.



CAMILLA, MORTA SUGLI SCI: PADRE DISPERATO

«Eravamo venuti a Oulx per festeggiare il Capodanno con alcuni compagni di classe di Camilla», ha raccontato Francesco ai carabinieri, in Val di Susa assieme all’amico Vittorio De Pedys e al figlio, uno dei più cari amici di Camilla. «Cami sapeva sciare, aveva imparato tre anni fa», ha continuato il padre disperato «Era attrezzata come si deve», si è ripetuto più volte, che si è assicurato che la figlia mettesse sempre il casco, e che durante l’ultima discesa si era piazzato dietro di lei, a non più di 5 metri di distanza. Ma ad un certo punto ha visto la piccola Camilla perdere il controllo degli sci, uscire di pista e scontrarsi con le barriere frangivento in legno posizionate ai bordi «Ho sentito il rumore del casco che sbatteva contro la staccionata. Ha perso il controllo degli sci in curva e ci è finita dritta contro». Francesco si è subito fiondato verso la figlia, ha chiamato il 118, e nel frattempo, stando al telefono con il medico, ha praticato il massaggio cardiaco come gli stessi sanitari gli dicevano di fare: «Ho ascoltato quello che mi diceva al telefono il medico del 118, mentre aspettavamo l’elicottero. Ho fatto come diceva lui e le ho praticato un massaggio cardiaco, ma non si svegliava». Quattro le persone sotto inchiesta per la morte della piccola Camilla, che nel frattempo è in attesa di essere sottoposta ad autopsia: poi potrà finalmente tornare a casa, per l’ultimo straziante saluto.

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