Il padre di Luca Tacchetto, il 30enne scomparso con la fidanzata Edith Blais in Burkina Faso, ha rivelato che anche il Canada sta indagando sulla scomparsa della coppia. «Abbiamo parlato con i genitori di Edith in Canada, non sapevano nulla della scomparsa, siamo stati noi a dirgli che abbiamo allertato il nostro Ministero degli Esteri», ha dichiarato Nunzio Tacchetto, come riportato dall’Ansa. Quindi, anche la famiglia della ragazza ha attivato i canali diplomatici per cercarli. «Sappiamo che sia i nostri che i loro investigatori si stanno muovendo, qualcosa si muove, siamo speranzosi». Dei due, partiti in auto da Padova oltre un mese fa, non si hanno più notizie dal 15 dicembre scorso, quando sono stati a cena a casa di una coppia, lui francese e lei del Burkina Faso, nella città di Bobo Dioulasso. Dopo la cena si sono recati ad un concerto, come testimoniato da un video fatto con il telefonino forse proprio da Luca Tacchetto, che riprende l’amico francese e il concerto. Proprio quello è l’ultimo messaggio inviato dai ragazzi ai familiari. (agg. di Silvana Palazzo)
“VENNE SEQUESTRATO DA POLIZIA”
Apprensione per Luca Tacchetto, il 30enne italiano scomparso in Burkina Faso dal 15 dicembre scorso. Il giovane, figlio dell’ex sidnaco di Vigonza, era in viaggio insieme all’amica Edith Blais: secondo la madre di quest’ultima, i due avevano problemi con il visto e spunta una speranza. Intervenuta al quotidiano canadese Le Soleil, Jocelyne Bergeron ha commentato: «So che avevano avuto delle difficoltà a ottenere il visto per entrare nel Paese. Problema di visti? Mi aggrappo un po’ a questa spiegazione». Prosegue la donna: «Ho parlato con una persona che li doveva accogliere in Congo: mi ha raccontato che in passato uno dei volontari era stato fermato e sequestrato dalla polizia senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma come si fa a verificare questa informazione?». La madre di Edith non sa se la figlia «se ha attraversato la frontiera», sottolineando che «non dovrebbe essere così difficile da verificare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL PADRE DI LUCA: “SPERO SIA ANCORA VIVO”
Non si trova Luca Tacchetto, trentenne italiano scomparso da una ventina di giorni in Burkina Faso. «Spero che mio figlio sia ancora vivo…», afferma Nunzio, il padre di Luca nonché ex sindaco di Vigonza, cittadina in provincia di Padova (Veneto). Il giovane scomparso ha sempre girato il mondo sia per studio che per lavoro, e si trovava in Africa assieme all’artista canadese 34enne, Edith Blais: «All’inizio di novembre l’abbiamo ospitata mentre si sottoponeva a tutte le vaccinazioni – racconta Tacchetto senior ai microfoni del Corriere della Sera – poi, il 20 novembre, il giorno dopo aver compiuto trent’anni, Luca è partito con lei». I due avevano decideso di intraprendere questo nuovo viaggio in uno dei posti più pericolosi al mondo, per aiutare nella costruzione di un villaggio: «Tutti gli consigliavano di andare in aereo ma mio figlio ed Edith hanno deciso di arrivarci in auto, così da fermarsi a salutare gli amici stranieri conosciuti in questi anni». Il 15 dicembre sono giunti a destinazione: «Mi ha chiamato intorno alla mezzanotte – prosegue Nunzio Tacchetto – e ha detto di essere a Bobo-Dioulasso, a casa di un amico francese che ha sposato una ragazza del posto. Stavano cenando, sembrava tranquillo. È stata l’ultima volta che abbiamo avuto sue notizie». Dei due si sono perse definitivamente le tracce: la loro auto non è stata ancora ritrovata e al momento non sono state effettuate rivendicazioni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LUCA TACCHETTO SCOMPARSO IN BURKINA FASE: ORE DI APPRENSIONE
Sono ore di grande apprensione per i familiari di Luca Tacchetto, il ragazzo italiano di 30 anni scomparso in Burkina Faso, dove si era recato per fare volontariato. L’architetto padovano era diretto in Togo insieme all’amica canadese Edith Blais, 34 anni, ma i due non sono mai arrivati a destinazione. Come riportato da Il Messaggero, le informazioni sono poche e confuse: secondo alcune testimonianze, infatti, Luca ed Edith erano partiti in macchina dall’Italia ai primi di dicembre. I due avrebbero oltrepassato lo Stretto di Gibilterra per approdare in Marocco, proseguendo poi lungo la dorsale atlantica. Da lì le notizie sono frammentarie: nella giornata di ieri, in un appello un’amica su Facebook ne denunciava la scomparsa da Bobo-Dioulasso in Burkina Faso, mentre si dirigevano in macchina verso la capitale Ouagadougou. Le ultime foto pubblicate sui social dalla ragazza canadese, risalgono al 15 dicembre e mostrano i due sorridenti e abbracciati. In uno degli scatti si nota Luca Tacchetto alla guida di una Renault blu in una pista nel deserto. Che fine hanno fatto i due ragazzi? (agg. di Dario D’Angelo)
LUCA TACCHETTO, FARNESINA IN CONTATTO CON LA FAMIGLIA
Ancora nessun aggiornamento su Luca Tacchetto, il giovane italiano scomparso in Burkina Faso dove avrebbe voluto avviare una esperienza di volontariato. Il 28enne, partito insieme ad una amica, non ha più da giorni alcun contatto con la sua famiglia che fino ad oggi avrebbe voluto non diffondere la notizia della sua sparizione. Nonostante questo, come spiegato dal padre Nunzio, ex sindaco di Vigonza, non si può che continuare a sperare nonostante la grande angoscia. Intanto, spiega UnioneSarda nell’edizione online, l’ambasciata d’Italia ad Abidjan sta seguendo con la massima attenzione il caso. Sin dai primi istanti successivi alla denuncia di scomparsa di Luca, l’ambasciata italiana è intervenuta con le autorità locali affinché venissero avviate le opportune ricerche che però, al momento, non avrebbero ancora dato alcun esito apprezzabile. Fonti della Farnesina hanno tuttavia specificato che il ministero “si mantiene in contatto con i famigliari per fornire, in stretto raccordo con l’ambasciata, informazioni aggiornate e ogni altra possibile assistenza”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“VOLEVA FARE VOLONTARIATO”
Cresce l’ansia per le sorti del giovane italiano scomparso in Burkina Faso e del quale si sono persi i contatti dallo scorso 15 dicembre. Luca Tacchetto, partito da Vigonza (Padova), suo paese di origine, ha fatto perdere le tracce insieme alla sua amica canadese di 34 anni, Edith Blais. Ad esprimere oggi grande preoccupazione, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, è anche l’attuale sindaco di Vigonza, Innocente Marangon. In merito al figlio dell’ex primo cittadino, Nunzio Tacchetto, ha detto: “Luca Tacchetto era partito per l’Africa per fare un’esperienza di missione e volontariato, insieme a una ragazza, Edith Blais, che aveva conosciuto in Canada in Erasmus: ho saputo della sua scomparsa qualche giorno fa ma avevo mantenuto il più stretto riserbo perché così voleva la famiglia”. Lo stesso attuale sindaco ha spiegato di aver visto il giovane 28enne poco prima della sua partenza e in quell’occasione gli aveva fatto un grande in bocca al lupo per la splendida avventura che stava per intraprendere. “Ora siamo tutti in apprensione, Nunzio è un caro amico, ci bastano poche parole per capirci, so che stanno facendo tutto il possibile per avere notizie, non ci resta che sperare che arrivino presto”, ha chiosato, senza nascondere l’ansia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ITALIANO SCOMPARSO, ERA PARTITO CON UN’AMICA
Luca Tacchetto da 20 giorni non dà più alcuna notizia di sé. Il 28enne di Vigonza, figlio dell’ex sindaco della città in provincia di Padova, era partito per il Burkina Faso insieme all’amica Edith Blais, cittadina canadese di 34 anni. Arrivati lo scorso 15 dicembre a Bobo-Dioulasso, seconda città più grande del Burkina Faso avevano intenzione di raggiungere la capitale Ougadougou a bordo di un’auto, una Megan Scenic con targa italiana. Erano attesi a cena da una coppia che abita nella capitale quando però di loro si sono misteriosamente perse le tracce nel nulla. Sono ore di grande angoscia, queste, per la famiglia del giovane italiano, a partire dal padre Nunzio che, come riporta Il Messaggero, ha commentato: “Stiamo vivendo giorni angoscianti. Tutti ci dicono di aver fiducia ma è dura”. Secondo le prime ricostruzioni, pare che la destinazione finale del viaggio della coppia fosse il Togo in quanto il 28enne, architetto padovano, aveva promesso ad un amico conosciuto lo scorso anno in California, di aiutarlo in un ambizioso progetto: la realizzazione di un villaggio per disagiati. Da qui la scelta di partire in auto da Vigonza, macinando centinaia di chilometri, passando per Francia e Spagna, poi in Marocco, Mauritania, Mali e infine Burkina Faso.
LUCA TACCHETTO, ITALIANO SCOMPARSO IN BURKINA FASO: 20 GIORNI DI VUOTO
Luca Tacchetto e l’amica canadese, secondo le indiscrezioni, giunti alla frontiera Mauritania-Mali avrebbero conosciuto la coppia francese che viveva in Burkina e che li avrebbe invitati a cena. Dopo la scomparsa dell’italiano, la Farnesina ha preso contatti con la Costa d’Avorio dal momento che in Burkina Faso non c’è l’ambasciata italiana. Il padre Nunzio Tacchetto, l’ex sindaco di Vigonza, come riporta PadovaOggi ha commentato con grande ansia: “Era in viaggio di piacere in Burkina Faso, ma la destinazione era il Togo, dove avrebbe cominciato a lavoscomrare a breve. Sono venti giorni e più che non lo sentiamo”. La diffusione della notizia, ha ammesso, non gli ha fatto di certo piacere, “spero che non si cominci con ricostruzioni che possono essere solo basate dalla fantasia e che però potrebbero essere dannose, perché non si sa nulla”, ha aggiunto. La preoccupazione dell’intera famiglia, dopo i circa 20 giorni di buio, resta comprensibile, in attesa di ricevere informazioni utili che possano ridare loro speranza.