Rivolta sul web per il video di un bambino che a Napoli canta una canzone neomelodica brandendo una pistola. Il filmato dell’esibizione, in cui il bambino spara anche un colpo in aria, è sintomatico del profondo disagio sociale. Il caso è stato segnalato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e da Gianni Simioli, il conduttore radiofonico di “La Radiazza”. Entrambi stigmatizzano il video che sta spopolando sui social che vede protagonista un minorenne mentre intona la canzone con una pistola tra le mani. «Il ragazzino del video avrà circa dieci anni. A quell’età la sua coscienza sociale non è ancora formata», affermano Borrelli e Simioli. I due sostengono che dunque il bambino assorba «i modelli imposti dagli adulti» cercando «di replicarli per ottenere l’accettazione del contesto in cui vive. Per questa ragione bisogna intervenire al più presto per individuare eventuali profili di intervento dei servizi sociali».



BAMBINO CANTA BRANO NEOMELODICO CON PISTOLA IN MANO

Emilio Borrelli e Gianni Simioli invitano ad una «seria riflessione sull’emarginazione e il disagio sociale che colpisce i bambini delle periferie». Il consigliere regionale campano e il conduttore radiofonico parlano di un percorso di crescita «influenzato da scene di violenza e sopraffazione». Fanno riferimento alla «dispersione scolastica» che «contribuisce a creare schiere di manovali per la criminalità organizzata». Per queste ragioni entrambi chiedono da tempo «la revoca della potestà genitoriale ai camorristi. Chi è affiliato alla criminalità organizzata non può possedere i rudimenti e la sensibilità per crescere un figlio secondo i canoni dell’educazione e della civiltà». Intanto il video del bambino, molto piccolo, che davanti ad una telecamera, verosimilmente un cellulare, intona una canzone neomelodica impugnando una pistola e sparando un colpo in area continua a suscitare molte polemiche, non solo a Napoli.



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