E’ stata aperta un’indagine dalla procura di Bolzano a seguito della morte sullo slittino della bimba di 8 anni originaria di Reggio Emilia. Non è ancora chiaro se vi siano delle persone iscritte sul registro degli indagati fatto sta che al vaglio degli inquirenti, come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, vi sarebbero i cartelli nonché le indicazioni sulle piste che appunto avvisano gli sciatori in merito alla pericolosità delle stesse. Intanto la mamma della piccola Emily Formisano, Renata Dyakowska, di anni 38, continua ad essere in gravissime condizioni, ricoverata presso l’ospedale di Bolzano. La famiglia Formisano era composta da mamma, papà e due bambini, e proveniva dall’Emilia. La donna era stata intubata sul posto e poi trasportata con elisoccorso dell’Aiut Alpin Dolomites in condizioni disperate presso la vicina struttura ospedaliera. Si tratta del secondo tragico incidente sulle nevi dell’Alto Adige in pochi giorni, dopo che lo scorso 2 gennaio una bambina di 9 anni originaria di Roma aveva perso la vita finendo con i propri sci contro le barriere frangivento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBA MORTA SU SLITTINO, LE GRIDA DEL PADRE
Nuova tragedia sulle nevi dove una bambina di soli 8 anni è morta dopo essere finita con il suo slittino contro un albero. Un tragico errore quello commesso dalla madre (in condizioni gravissime), che stava accompagnando la figlia per una discesa sulla slitta, non accortasi però di essere finita sulla pista nera, che significa divieto assoluto di slittino, e ammessa ai soli sciatori esperti. Il padre, una volta accortosi di quello che stava succedendo, ha provato ad avvisare la moglie: «Ma dove state andando? Non andate su». Un grido rimasto inascoltato visto che Renata Dyakowska, e la figlioletta Emily di 8 anni, hanno proseguito la risalita della cabinovia, arrivando appunto fino alla pista “della morte”. Siegrfied Wolfsgruber, presidente della società che gestisce gli impianti di risalita, parla così ai microfoni del Corriere della Sera: «Sono qui in caserma per aiutare le indagini in corso, ma sull’incidente non mi esprimo: ogni parola sarebbe di troppo. Quello che posso garantire è che da parte nostra tutte le procedure riguardanti la sicurezza sono state rispettate e tutti gli interventi che andavano fatti in pista sono stati eseguiti. La pista interessata è l’unica nera ma aveva un chiaro segnale di divieto agli slittini. Non c’è alcun problema di sicurezza sugli impianti, è una disgrazia che non potevamo evitare». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBA MORTA SU SLITTINO “PISTE DA SCI ASSOLUTAMENTE PROIBITI AGLI SLITTINI”
Ancora una tragedia sulle nevi: una bimba di soli 8 anni a bordo di uno slittino è morta dopo essere finita contro un albero. Se quella del Sestriere di pochi giorni fa era apparsa come una tragica fatalità, un errore “comprensibile” sugli sci, costato la vita ad una piccola di 9 anni, quella di ieri sul Renon fa forse ancora più rabbia, visto che la vittima di 8 anni e la sua mamma, sono scese su una pista nera, in cui vi era specifico divieto di accesso agli slittini, come da consuetudine per questo tipo di discese solo per esperti sciatori. Anche per questo, molti utenti si sono scagliati contro la madre sui social nelle ultime ore, in maniera indegna e ingiustificata. Fra coloro che hanno voluto esprimere il proprio pensiero, anche Gabriele G, originario di Brescia, che su Facebook ha scritto: «Mi spiace… Eravamo anche noi a quell’ora sulle piste da sci… Tragico incidente, dovuto a un errore fatale». Gottfried Fuchsberger, responsabile del soccorso alpino del Renon e di Barbiano, dice così ai microfoni de Il Giorno: «È verosimile che non abbiano visto i cartelli di divieto per gli slittini che ci sono all’inizio della pista da sci.Una volta imboccata la pista il loro slittino deve aver preso una tale velocità che non è stato più possibile fermarne la corsa. Le piste da sci sono assolutamente proibite per gli slittini, perchè troppo ripide. Chi ci finisce con la slitta non ha scampo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBA MORTA SU SLITTINO: UN TRAGICO ERRORE
Un tragico errore è costato la vita di una bambina di 8 anni, morta dopo essersi schiantata contro un albero con lo slittino guidato dalla mamma sulla pista “nera”, e riservata agli sciatori più esperti, quella che da Cima del Lago Nero, nel Corno del Renon, scende verso Pemmern, nella zona di Collalbo. Come riportato dal Corriere della Sera, la donna – che al momento è ricoverata all’ospedale di Bolzano e lotta tra la vita e la morte – potrebbe essersi resa protagonista di una clamorosa svista, dal momento che i segnali di divieto che indicano la pista nera sono piuttosto evidenti. Non si sa ancora se mamma e figlia indossassero il casco al momento dell’incidente ma la dinamica dell’impatto con il passare delle ore appare sempre più chiara: la piccola, con ogni probabilità seduta davanti alla mamma, sarebbe morta sul colpo. Le due hanno preso subito velocità e, dopo la prima curva, a 500 metri dalla partenza, sono andate a sbattere violentemente contro un albero. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PRECEDENTE NEL 2012
Restano gravissime le condizioni della madre della bimba di 8 anni morta oggi in Alto Adige in quella che sarebbe dovuta essere una normale giornata di divertimento da trascorrere in famiglia. A causarne il decesso lo slittino finito contro un albero dopo aver perso il controllo sulla pista di Renon, probabilmente proprio per via di un errore di valutazione della medesima pista, in realtà riservata agli sci (e per questo considerata “nera” per la sua pericolosità) e non agli slittini. In Alto Adige, l’opinione pubblica fu già in passato scossa da un incidente mortale avvenuto su uno slittino, esattamente come quello della piccola bambina di 8 anni. Era il 2012 quando, come rammenta BlitzQuotidiano, sulla pista per slittini della Croda Rossa nelle Dolomiti di Sesto in Pusteria il 14enne Romano Campiti perse la vita tragicamente. In quell’occasione finirono a processo un maestro di sci e due responsabili del centro sciistico e il procedimento si concluse con la condanna a un anno e tre mesi per ciascun imputato: il maestro fu accusato di omicidio colposo mentre i responsabili per omicidio colposo aggravato dopo che il pm appurò un precedente incidente in seguito al quale l’area non fu messa in sicurezza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
AVEVANO SBAGLIATO PISTA
Pare che avessero sbagliato la pista dove scendere con il loro slittino: secondo le prime informazioni filtrate dal soccorso alpino, pare che la mamma e la bimba di 8 anni avrebbero imboccato per errore una pista dedicata allo sci alpino e assolutamente vietato alla slitta proprio per la pericolosità del percorso. Le due vittime erano originarie di Reggio Emilia e si trovavano in vacanza con il padre e il fratello che però avevano deciso di scendere la montagna a piedi e non in slitta: dopo il noleggio, le due componenti femminili della famiglia ora sotto choc sono finite su una pista da sci “nera”, molto ripida e proibita a chi pratica lo slittino. La corsa disperata nel tentativo di frenare in qualsiasi modo la slitta, una volta compreso il pericolo, e purtroppo lo schianto fatale contro un albero: il padre attendeva a fondo valle, a Corno di Renon, l’arrivo di moglie e figlia. Purtroppo, non sono mai arrivate..
BIMBA MORTA IN SLITTA
Periodo nerissimo per le “settimane bianche” in montagna: dopo la tragedia della bambina morta mentre sciava sul Sestriere, giunge in questo momento notizia di un’altra bimba morta sulle piste da sci questa volta a Renon (Bolzano) dopo un violentissimo scontro della sua slitta contro un albero. Secondo quanto riportato dai primi soccorsi giunti sul posto, assieme alla piccola c’era anche la mamma che sarebbe in questo momento ricoverata in condizioni gravissime per le ferite dovute al violentissimo impatto. La dinamica purtroppo è assai semplice, almeno da queste prime informazioni ricevute: la bambina stava slittando insieme alla madre quando hanno perso il controllo della slitta e a forte velocità sono finite contro un albero. Morta sul colpo la piccola di 8 anni, ferita gravissima la madre con un politrauma: immediati i soccorsi verso gli ospedali di Bolzano tramite l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites.
NUOVA TRAGEDIA IN MONTAGNA
Intervenuti sulla pista da sci oltre al soccorso alpino anche i carabinieri e un prete per la benedizione al piccolo corpo della bimba defunta in un incidente tanto banale quanto tragico. È avvenuto tutto appena dopo le ore 13, con le prime informazioni circolate solo pochi minuti fa dalle segnalazioni social e dai quotidiani locali dell’Alto Adige. La tragedia è alquanto più “rumorosa” per via di quello che purtroppo abbiamo ancora tutti negli occhi dopo la disperata storia di Camilla Compagnucci, morta sulle piste da sci due giorni fa durante le vacanze al Sestriere: in quel caso fu una barriera frangivento a causare l’impatto fatale con la bimba finita fuoripista, mentre nel caso di Renon pare che le cause siano da imputare proprio alla presenza di un albero sulla “via di fuga” della slitta divenuta fuori controllo.