Il caos dei rifiuti a Roma arriva, come ben sapete, da molto lontano e non si limita “solo” all’emergenza di fronte alle scuole di questi giorni: dopo l’appello dei Presidi romani, domani tutte le scuole della Capitale resteranno aperte visto che l’Ama (l’azienda che gestisce ritiro e smaltimento dei rifiuti) ha di fatto ripulito quasi tutti i cassonetti di fronte agli ingressi degli istituti romani. Il problema però resta visto che appena girato l’angolo, in molto quartieri l’emergenza in altri rifiuti e in mezzo alla strada prosegue imperterrita: dopo l’incendio assai sospetto del deposito rifiuti al Tmb Salario lo scorso novembre, l’allarme per lo smaltimento della spazzatura romana verso Natale e Capodanno era stato lanciato un po’ da tutti e oggi si raccolgono i “risultati” pessimi di quella gestione da parte del sindaco Virginia Raggi. Per di più, la linea della “raccolta differenziata” come prima battaglia ha creato una non-costruzione di inceneritori che servirebbero come il pane ma che invece ha ampliato la problematica ora che uno dei più grandi depositi rifiuti della Capitale è andato praticamente in fumo.
L’IDEA DELLA RAGGI: UN DOSSIER PER DIMOSTRARE IL “COMPLOTTO”
«Mi sembra giusta e doverosa la segnalazione: noi dobbiamo sapere che le condizioni igienico-sanitarie sono il minimo indispensabile per garantire un corretto lavoro dei docenti e l’accoglienza dei nostri studenti che riprenderanno domani le lezioni. Penso che il Comune provvederà a sanare la situazione», così ha parlato il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti dopo la segnalazione dei Presidi di Roma che ha di fatto “azionato” Comune e Ama nella raccolta veloce dei rifiuti di fronte alle scuole. Il problema però resta e in più si accende lo “scontro” tra la Ministro Giulia Grillo e il sindaco di Roma Virginia Raggi – «La gestione dei rifiuti è di competenza comunale e spero che il sindaco Virginia Raggi riesca a superare presto e bene questa fase critica. Se i presidi segnalano criticità – avverte ancora la Ministro della Sanità – non rimarremo a guardare». L’idea del primo cittadino di Roma è però quella di trincerarsi dietro alle responsabilità avanzando una chiave di lettura diversa rispetto alle critiche ricevute: «mettiamo i volontari ai cassonetti per multare chi sporca», avanzano i M5s della Capitale convinti che dietro all’emergenza rifiuti vi sia un preciso piano-complotto per screditare la Raggi e i grillini. Secondo quanto riporta oggi il Fatto Quotidiano, lo staff della sindaco romana starebbe lavorando ad un «approfondito dossier da presentare come una sorta di “memoria preventiva” da presentare ai magistrati, visto che è in corso un’inchiesta sul degrado in cui versa la Città Eterna».