Ascoli Piceno, un barista minaccia un cliente omosessuale: “Sono nazista, non voglio i gay nel mio locale”. È questo quanto si sarebbe sentito dire Raniero Bertoni, 54enne residente nel capoluogo marchigiano dal gestore di un locale che frequentava quattro giorni fa: per questo motivo l’uomo ha deciso di sporgere querela contro il barista e per rendere noto il caso nelle ultime ore ha pubblicato sui social network una foto del verbale di querela. Bertoni si trovava infatti, attorno all’una di notte, presso il Bar delle Caldaie vicino Piazza Cantalamessa, locale in cui si era recato già diverse volte nonostante avesse ricevuto in passato alcune battute di stampo omofobo in quanto gay da parte di alcuni avventori vicini all’estrema destra. Stando al suo racconto, al momento di pagare il signor Bertoni si è visto scacciare in malo modo dal barista che, dopo avergli rivelato di essere nazista, gli avrebbe detto: “Se vuoi denunciarmi, ti do il permesso di farlo”. In seguito, il barista gli si sarebbe fatto incontro in modo minaccio e avrebbe anche alzato un braccio come per voler colpire il 54enne.
IL PRECEDENTE CASO DI OMOFOBIA
“Per fortuna sono riuscito a scappare” ha raccontato Raniero Bertoni, impiegato nella biblioteca comunale di Ascoli Piceno, spiegando che però il barista non l’ha rincorso anche fuori dal locale ma si sarebbe fermato solamente sulla soglia. In seguito, spaventato, avrebbe attraversato la piazza per segnalare l’accaduto alle forze di Polizia. “Credevo che mi avrebbe inseguito e picchiato: c’erano anche altre persone nel bar ma non so se qualcuno sia intervenuto per bloccarlo” ha riferito il 54enne, aggiungendo che gli uomini delle forze dell’ordine, dal canto loro, gli hanno consigliato di non recarsi più nel locale per evitare altri guai, cosa che non ha soddisfatto l’uomo che ha così deciso di sporgere querela. Infatti, a suo dire, c’era già stato un precedente quando, in occasione del Coming Out Day dello scorso 13 ottobre, un cliente del locale si era avvicinato a lui intimandogli di non entrare. In quella circostanza, Bertoni aveva scritto un post su Facebook, segnalando pure l’accaduto dalla Polizia, senza però avere risposta. Che, questa volta, invece sta indagando per fare luce su cosa sia realmente accaduto quella notte.