La notizia della morte di Giovanni Francesco Asperti, il volontario italiano deceduto in Siria, dove si era recato per combattere al fianco delle milizie curde Ypg, ha scosso profondamente il suo paese d’origine, Ponteranica, in provincia di Bergamo, dove il cinquantenne era noto soprattutto per le storie della sua famiglia. A riportarlo è Libero Quotidiano, secondo cui Giovanni Francesco Asperti è il figlio di Piero Asperti, rinomato medico e fondatore del Manifesto insieme a Lucio Magri, cui è stata anche dedicata la piazza principale del paese. Anche la madre era una personalità riconosciuta: si tratta diVittoria Chiarante, sorella di Giuseppe Chiarante, deputato del Partito Comunista Italiano di Berlinguer ed ex vice presidente del Consiglio nazionale del Ministero per i beni culturali e ambientali. (agg. di Dario D’Angelo)



LASCIA UNA MOGLIE E DUE FIGLI

E’ Giovanni Francesco Asperti la prima vittima italiana sul fronte siriano contro Daesh: il 53enne è morto lo scorso 7 dicembre 2018 ma la notizia è stata resa nota solo nella giornata di ieri. Il bergamasco era una manager di Ponteranica e a fine luglio aveva fatto credere ai familiari di essere partito per un viaggio di lavoro su una piattaforma petrolifera del Kuwait. Come riporta L’eco di Bergamo, la Farnesina si sta occupando del caso: lascio la moglie, una figlia di 14 anni e un figlio di 13. Non sono state rese note le dinamiche della tragedia ma, in base alle poche informazioni fornite dai curdi, sembrerebbe che Asperti non sia morto nel corso di un combattimento contro l’Isis. Sui social sono decine i messaggi di omaggio al nostro connazionale, ecco il commento di Gigliola Donadio: «Addio caro compagno Giovanni Francesco Asperti morto tragicamente in Siria, il 7 dicembre scorso, a fianco dei combattenti curdi nella lotta contro la barbarie dell’ISIS. Un connazionale,fra i rari, di cui si può andare fieri». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



HIWA BOSCO IL SUO NOME DI BATTAGLIA

Hiwa Bosco, era questo il nome di battaglia di Giovanni Francesco Asperti, il volontario italiano morto in Siria, dove si era recato per combattere al fianco delle milizie Ypg curde, le stesse che nel comunicare la notizia del suo decesso gli hanno reso omaggio per il proprio servizio. I curdi nel bollettino quotidiano in cui hanno spiegato come il 50enne di origini bergamasche fosse impegnato nella lotta “contro lo Stato islamico nel Rojava e nel nord della Siria” hanno comunicato anche la notizia della morte di un altro combattente, chiamato Baqir Nahsan, originario di Konani, ucciso il 5 gennaio scorso a Deir-ez-Zor. Le milizie Ypg, come riportato da Fanpage, hanno concluso: “Le nostre forze continuano le operazioni contro lo Stato islamico nella città di Hajin e in prossimità della valle dell’Eufrate”. Ancora da chiarire la dinamica dello “sfortunato incidente” di cui Giovanni Francesco Asperti sarebbe rimasto vittima. (agg. di Dario D’Angelo)



GIOVANNI FRANCESCO ASPERTI, MORTO COMBATTENDO PER I CURDI

Giovanni Francesco Asperti, volontario italiano di Bergamo, è morto in Siria mentre combatteva lo Stato Islamico al fianco dei curdi. A darne notizia sono state proprio le Ypg, le milizie curde di difesa popolare, comunicando che il nostro connazionale sarebbe deceduto un mese fa “durante uno sfortunato incidente” mentre era in servizio a Derik, nella zona nordorientale della Siria. Come riportato da La Repubblica, la notizia è stata confermata dalla Farnesina, che ha aggiunto che il consolato a Erbil sta seguendo il caso con la massima attenzione ed è in contatto con i familiari. Giovanni Francesco Asperti, 50enne bergamasco, aveva assunto il nome di battaglia di Hiwa Bosco, come si può leggere sulla scheda pubblicata dalle Ypg. Le milizie curde gli hanno reso omaggio: “Durante tutta la sua vita nella lotta di liberazione, Hiwa Bosco ha dato esempio di vera vita rivoluzionaria e ha sempre agito sulla base di questi valori fino all’ultimo momento della sua vita. Lui aveva preso parte alla lotta contro lo Stato islamico nel Rojava e nel nord della Siria”.

ITALIANO MORTO IN SIRIA, GIOVANNI FRANCESCO ASPERTI

Le Ypg curde hanno diffuso la notizia della morte del volontario italiano in Siria, Giovanni Francesco Asperti, proprio questa sera ed è stata subito ripresa da uno dei 5 ragazzi torinesi per i quali la procura di Torino ha chiesto una misura preventiva di sorveglianza speciale e che a loro volta hanno combattuto fianco a fianco ai curdi. Si tratta di Jacopo Bindi, che durante la sua permanenza in Siria ha svolto principalmente attività di documentazione,  sul suo profilo Facebook ha rilanciato il comunicato delle Ypg: “I martiri non muoiono mai. Un volontario italiano dello Ypg è caduto martire il 7 dicembre del 2018. Si chiamava Giovanni Francesco Asperti”. Resta ancora da chiarire la dinamica della morte del cinquantenne di Bergamo, dal momento che nel bollettino si parla di un non meglio specificato “sfortunato incidente”.