Nell’era dei social anche un movimento solitamente volto alla segretezza come può essere la Massoneria decide di piegarsi alla dura legge di Instagram. Il Grande Oriente d’Italia, la più antica e numerosa istituzione massonica italiana, fondata nel 1805 e con oltre 23mila iscritti distribuiti in più di 860 logge, sfiora già i 2.000 follower. L’associazione, come riportato dal Corriere della Sera, ha ufficializzato la propria presenza sul social fotografico il 20 dicembre scorso con l’account @grandeorienteit. A dirla tutta il GOI è da tempo presente su Facebook, Twitter e YouTube, ma allora come si spiega il recente sbarco su Instagram? A svelarlo è stato lo stesso Grande Oriente d’Italia, scrivendo come l’obiettivo conclamato sia di “portare anche su Instagram una corretta informazione per combattere il più possibile le “fake news” che vedono protagonisti i Liberi Muratori” (come sono chiamati i membri dell’associazione, ndr)”.
MASSONERIA SU INSTAGRAM: LA MISSIONE DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA
L’arrivo su Instagram della Massoneria, secondo gli intenti del Grande Oriente d’Italia, ha anche l’obiettivo di contrastare l’utilizzo di hashtag quali #Massoneria e #Freemason (Libero Muratore, ndr) che “contano decine di migliaia di foto, molte delle quali però con messaggi fuorvianti, spesso denigratori”. La “linea editoriale” della pagina Instagram della Massoneria traspare già dalle prime foto pubblicate. Come sottolineato dal Corriere della Sera, un post, per esempio, spiega l’obiettivo della Federazione italiana per la società massonica (costituitasi nel novembre 2014), ovvero «organizzazione di rappresentanza e di tutela sul piano nazionale e internazionale delle associazioni italiane, di emanazione liberomuratoria, aventi scopi di solidarietà civile verso persone indigenti e in condizioni di fragilità sociale e di salute”. I post sono anche di interesse che potremmo definire storico: si prenda ad esempio quello dedicato allala nascita di Giovanni Pascoli, introdotto nella massoneria dal suo maestro Giosuè Carducci.