Non solo l’arresto delle tre maestre verso cui è esplosa l’ira delle mamme della scuola materna di Ariccia, ai Castelli Romani, ma anche la misura dei domiciliari per una bidella che lavorava nello stesso istituto: è questo il bilancio dell’operazione condotta dai Carabinieri in merito ai maltrattamenti e, in alcuni casi, alle botte che subivano i piccoli alunni di un asilo, tutti di età compresa fra i tre e i cinque anni. L’indagine, coordinata dalla Procura assieme al nucleo dei Carabinieri della Compagnia di Velletri, ha portato oggi al fermo delle tre insegnanti per le quali è stata disposta la misura cautelare ai domiciliari: assieme a loro anche una collaboratrice scolastica, anche lei ritenuta responsabile dei maltrattamenti sui bimbi. Nel provvedimento giudiziario notificato alle quattro questa mattina dagli uomini delle forze dell’ordine emerge infatti un quadro indiziario davvero pesante e in cui il passaggio chiave è quello in cui si parla di una vera e propria “sopraffazione sistemica” perpetrata ai danni dei piccoli durante l’orario scolastico. (agg. di R. G. Flore)
ESPLODE L’IRA DELLE MAMME
Mentre il caso è oramai esploso a livello nazionale, con la politica che interviene in merito a quello che è l’ennesimo episodio di violenze e maltrattamenti perpetrati tra le mura di una scuola dell’infanzia in Italia, ad Ariccia, ai Castelli Romani, scoppia la protesta delle mamme delle piccole vittime dopo aver saputo dell’arresto di tre maestre di cui si fidavano e anche del fatto che le suddette sono state riprese mentre davano botte e colpivano alla testa i loro figli. Nelle ultime ore le donne hanno avuto un incontro con l’assessore alla scuola del Comune di Ariccia, Elisa Refrigeri, che ha comunque rassicurato tutte sul fatto che gli istituti della zona sono sicuri e che dopo l’operazione condotta dai Carabinieri e che ha portato al fermo delle tre insegnanti “i bambini possono sentirsi al sicuro in quel plesso e anche in altri”. (agg. di R. G. Flore)
SALVINI, “LEGGE PER APPROVARE TELECAMERE”
Anche il mondo politico condanna i fatti di Ariccia, con tre maestre e una collaboratrice di un asilo che hanno picchiato e maltrattato i piccoli alunni. Sul casi è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha promesso: «Arrestate 3 maestre e una collaboratrice che in un asilo di Roma picchiavano bimbi tra 3 e 5 anni. Un impegno per 2019. Approvare la legge che permette di accendere le telecamere negli asili e nelle case di riposo, per difendere bimbi e anziani dalle violenze di (pochi) balordi». Della terribile vicenda ha anche parlato Licia Ronzulli, esponente di spicco di Forza Italia: «Ennesimo episodio di violenza e maltrattamenti su minori all’interno di strutture per l’infanzia. Le riprese video hanno permesso, ancora una volta, di constatare maltrattamenti, colpi alla testa ed espressioni verbali spregiative ai danni di bambini tra i 3 e i 5 anni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
INDAGINI PARTITE DALLE DENUNCE DEI GENITORI
I bambini di un asilo di Ariccia erano sottoposti a “strattonamenti, colpi alla testa ed espressioni verbali spregiative” da parte di tre loro insegnanti e di una collaboratrice scolastica, arrestate questa mattina all’alba prima che le donne uscissero di casa a Velletri, Albano, Ariccia e Formia. Ad ordinarne l’arresto è stato il Gip del tribunale di Velletri, in seguito ad un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Ariccia e dai loro colleghi della compagnia di Velletri. Decisiva per far emergere i maltrattamenti che – secondo quanto riportato da Il Messaggero – “causavano, nei piccoli, sofferenze, umiliazioni e continui disagi, incompatibili con le normali condizioni di svolgimento dell’attività scolastica” è stata la denuncia presentata da alcuni genitori che ipotizzavano maltrattamenti subiti dai figli. (agg. di Dario D’Angelo)
BOTTE ALL’ASILO
Botte all’asilo degli orrori: la nuova vicenda di maltrattamenti shock ai danni dei bambini arriva dai Castelli Romani, dove tre maestre e una collaboratrice scolastica sono state arrestate per aver picchiato e insultato gli alunni di età compresa fra i 3 e i 5 anni che frequentavano la scuola materna. Una situazione a dir poco inquietante quella che emerge al termine di un’indagine coordinata dalla locale Procura e culminata con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti delle tre insegnanti e della bidella da parte dei carabinieri di Velletri. Come riportato da Il Messaggero, le tre maestre e la collaboratrice scolastica sono tutte di età compresa fra i 55 e i 65 anni. Le donne, ritenute responsabili di maltrattamenti su bambini all’interno dell’asilo, si trovano adesso agli arresti domiciliari.
BOTTE ALL’ASILO, BAMBINI PICCHIATI IN TESTA E INSULTATI
Vessazioni fisiche e psicologiche quotidiane: a questo tipo di trattamento erano sottoposti ogni giorno i piccoli alunni della scuola materna dei Castelli Romani, alle porte della Capitale, finita al centro di un’inchiesta che ha portato all’arresto delle tre maestre e di una bidella. Le donne, come riportato da Il Messaggero, avrebbero strattonato i bambini, colpiti alla testa e insultati. Gli episodi di violenza sono emersi in seguito agli accertamenti effettuati dai militari attraverso intercettazioni ambientali e riprese video delegate dall’autorità giudiziaria. Nel provvedimento giudiziario notificato questa mattina dai carabinieri della compagnia di Velletri alle quattro donne, il giudice per le indagini preliminari descrive un grave quadro indiziario, in cui le maestre e la bidella vengono accusate di condotte di “sopraffazione sistematica” perpetrate nella loro attività lavorativa sui bambini.