Il mistero della storia di Regina, così come viene riportato dalle autorità e dalla stampa, è che fine abbiano fatto i parenti e gli amici. Di fatto la sua storia comincia quando rimane sola dopo la morte della madre, da quel momento la giovane donna di Albano Laziale precipita in un tunnel nero. Risulta strano appunto come sia potuta finire in quel tunnel, se non per una debolezza psicologica estrema, visto che era una trentenne adulta. Naturalmente una debolezza inflitta con estrema cura dalle due donne che l’hanno ridotta in prostituzione, la sua amica di infanzia Roberta Poduti Righelli e la madre Maria Anello. Per ottenere i risultati voluti, le due donne hanno usato la tipica minaccia del malocchio, come si usava secoli fa. Rimasta sola nel 2016, dopo aver perso la madre, Regina perde anche il lavoro. Quello che è stata costretta a fare era per una ricompensa per “il diavolo”, subita torture “perché il male ha deciso così”. Ma c’era un’altra prova: “Roberta mi dice che, oltre a portare il denaro, c’è un’altra prova per superare il male, mangiare elevate quantità di cibo”. Anche il ragazzo di Roberta le dice che “il male ha deciso così”. È quanto emerso dall’incidente probatorio con cui Regina ha ricostruito l’orrore vissuto.
REGINA, COSTRETTA AD INGRASSARE
Non spunta fuori nessun parente o amico, spuntano invece le due donne malvagie che la minacciano di essere colpita da un maleficio e che per guarire dal malocchio deve pagare, classico ritornello. Con l’inganno la mandano a Bologna con la scusa di un concorso di bellezza (è di fatto molto bella) e invece viene obbligata a fare la prostituta, guadagna anche 900 euro al giorno che deve mandare all’amica e alla madre. Il piano, oltre a questo, diventa pura persecuzione: portano Regina a casa loro e la obbligano a ingrassare. “A colazione ciambelle. A pranzo: cotolette, supplì, fritti. A cena, fino a dieci panini e pasta – ricorda Regina -. Se non mangio, aumenta il cibo e vengo picchiata sul seno, in testa, sulle gambe. Anche con lo sfollagente”. Il fidanzato di Roberta la picchia selvaggiamente, le rasano a zero capelli e sopracciglia, tutti “metodi” per guarire il malocchio. Intanto continua a prostituirsi, viene salvata un giorno da un cliente che si commuove davanti alle sue condizioni. L’incubo è finito nel Natale dello scorso anno.