L’esame del Dna eseguito dal Ris di Messina ha confermato che il corpo carbonizzato trovato in auto a Salemi appartiene a Francesco Ciaravolo, ribattezzato il “mancato sposo”. Resta tuttavia il mistero in merito alla sua morte: Ciaravolo, imprenditore 48enne, dopo aver annullato per tre volte le nozze con la promessa sposa, alla fine ha deciso di suicidarsi per la vergogna per non essere riuscito a pagare le spese dello sfarzoso matrimonio? Oppure qualcuno lo ha ucciso? Come riporta Corriere della Sera, quest’ultima ipotesi starebbe poco alla volta sfumando. Nelle fasi iniziali dell’inchiesta, gli investigatori avevano sentito molte persone tra parenti ed amici, “per cercare di individuare eventuali soggetti che potessero avere motivi di rancore verso Ciaravolo”, aveva spiegato il procuratore. Ora però, anche la pista della vendetta viene ormai esclusa. Inoltre, la famiglia della mancata sposa sarebbe del tutto estranea da eventuali contesti criminali. Nel passato di Ciaravolo c’è solo un modesto precedente penale essendo stato condannato a 4 mesi di reclusione e a 60 euro di multa per truffa, con pena sospesa nel 2009. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IDENTIFICATO CON DNA, IPOTESI SUICIDIO
L’uomo trovato carbonizzato nelle campagne di Salemi (Trapani) lo scorso 5 gennaio è Francesco Ciaravolo. Lo ha stabilito il Ris dei carabinieri di Messina, attraverso l’esame del Dna, accertamento disposto dalla Procura di Marsala. Stando a quanto riportato dall’Ansa, l’inchiesta ora propende per l’ipotesi del suicidio. L’imprenditore agricolo 48enne il 28 dicembre non si era presentato nella chiesa di Castelvetrano, dove avrebbe dovuto sposarsi. Poi c’è stato il ritrovamento di un corpo carbonizzato all’interno della sua auto, una Mercedes classe C. Per questo si è subito ipotizzato che fosse lui. Nelle prime fasi dell’indagine, gli investigatori hanno ascoltato molte persone «per cercare di individuare eventuali soggetti che potessero avere motivi di rancore verso Ciaravolo», aveva spiegato il procuratore di Marsala Vincenzo Pantaleo, che coordina l’indagine con il sostituto Antonella Trainito.
SALEMI, CARBONIZZATO IN AUTO: È FRANCESCO CIARAVOLO
Ora l’ipotesi dell’omicidio sembra essere tramontata. Inoltre, la famiglia della mancata sposa di Francesco Ciaravolo risulta essere lontano da eventuali contesti criminali. Per gli investigatori, riporta La Sicilia, sarebbe da escludere una vendetta nei confronti dell’imprenditore. Nel passato del 48enne c’è un modesto precedente penale per il quale è stato condannato a quattro mesi di reclusione e a 60 euro di multa, con pena sospesa, per truffa. La vicenda risale al 2009, quando Francesco Ciaravolo chiese all’Enel l’allaccio per la fornitura elettrica, ma fornendo il nome e il documento di identità di un’altra persona che poi si vide recapitare una bolletta di 246 euro. Quel 28 dicembre comunque era tutto pronto per il matrimonio: gli invitati erano in chiesa, ma mancava lo sposo che fece poi sapere che non sarebbe arrivato. E non fu neppure la prima volta che Francesco Ciaravolo tentava di sposarsi con la stessa donna. Poi il ritrovamento del cadavere e oggi la risposta dell’esame del Dna.