Non si hanno più notizie di Alessandro Santacroce da tre mesi. Scomparso da Amelia, dalla casa dove viveva con la madre, il 10 novembre scorso, non ha i documenti con sé e pochi soldi. Del suo caso si sta occupando anche “Chi l’ha visto?”, che ha rilanciato l’appello della famiglia. «I soldi non sono mai mancati a casa, anche se non siamo ricchi. Alcune volte l’abbiamo anche viziato, ma i figli sono figli… – ha raccontato la mamma -. Giorni prima di sparire mi stava sistemando casa. Mi ha detto che forse non sarebbe rientrato. Io pensavo che sarebbe tornato il giorno dopo. Ora il dovere di riportarlo a casa e aiutarlo». Nato e vissuto a Roma, aveva raggiunto la famiglia ad Amelia. La sua vita è infatti entrata in crisi dopo il fallimento di un’attività commerciale a Roma, un laboratorio di oggetti elettronici che amava sistemare e aggiustare. L’attività andava bene, ma chiusero una strada per lavori e nessuno ci andò più. Da qui il fallimento. E da allora però non ha più lavorato. «Da lì è cominciata tutta una situazione critica, non sapeva bene cosa fare. Non voleva tornare a lavorare come dipendente, poi non ha più lavorato e si è perso. Abbiamo provato ad aiutarlo, ma con risultati scarsi», ha raccontato la sorella Daniela.



ALESSANDRO SANTACROCE, SCOMPARSO DA TRE MESI DA AMELIA

La sorella di Alessandro Santacroce ha parlato a “Chi l’ha visto?” anche del periodo della giovinezza. «Ha vissuto un’adolescenza piena di interessi. Fumetti, musica, disegno… Aveva tutto un suo mondo, anche molto interessante». Dopo il fallimento dell’attività è entrato in crisi e già in un’altra occasione aveva fatto perdere le sue tracce. La sorella Daniela però in quel caso riuscì a trovarlo. «Nessuno gli ha fatto pesare questa cosa, gli dicemmo che era libero di andare dove voleva ma che doveva avvisarci almeno». La donna ha spiegato che suo fratello riusciva a fronteggiare la sua inattività e la noia, fino a quando non ha cominciato a smontare quelle cose che lui amava aggiustare. «Ha smontato l’automobile partendo da dentro e continuava a guidarla. Certe cose sono comiche…». Ma la famiglia teme che ora Alessandro non stia bene. «Non sa a memoria i numeri di telefono, non so in che stato è, se è distaccato dalla realtà. Vorrei dirgli che possiamo aiutarlo ma deve avere fiducia in noi. La sua famiglia gli vuole bene», ha concluso Daniela Santacroce.

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