È cominciato oggi il processo contro Mario D’Uonno, che lunedì scorso ha dato fuoco all’auto su cui si trovava Simona Rocca. La 40enne aveva lasciato i due figli a scuola e si era recata a lavoro. Nel parcheggio di un centro commerciale di Vercelli dove lavora come commessa viene speronata dall’auto dell’uomo. L’utilitaria si gira su se stessa e finisce su un’aiuola. Un testimone ha raccontato che D’Uonno si è avventato sulla donna: ha sfondato con un pugno il finestrino, l’ha aggredita e rovesciato della benzina addosso. Lei allora apre lo sportello e tenta la fuga, ma l’uomo ha già acceso un accendino e l’abitacolo viene avvolto dalle fiamme mentre prende fuoco anche Simona. Un camionista riprende la scena, mentre l’uomo scappa prima di costituirsi. «Sono io quello che ha fatto il macello», confessa. Era stato denunciato due volte per stalking da Simona Rocca. «Ti manderò all’inferno, fosse l’ultima cosa che faccio», aveva scritto giorni prima su Facebook. Ora lei è sedata al Cto di Torino in terapia intensiva. Domani sarà operata di nuovo. La prognosi resta riservata.



LE AMICHE DI SIMONA ROCCA, BRUCIATA DA MARIO D’UONNO: “NON ERA IL SUO EX”

Mario D’Uonno non è comparso in tribunale nel processo per stalking. Assente ovviamente anche la vittima, ancora ricoverata per le gravi ustioni riportante. C’erano gli avvocati Fabio Merlo e Andrea Fontana per Simona Rocca, Enrico Faragona per l’ex. Nella prima udienza c’è stato un rinvio al 18 marzo perché verranno aggiunti altri due episodi di stalking, che riguardano già il 2019. Uno alla fine di gennaio e l’altro l’1 febbraio. I pubblici ministeri Davide Pretti e Anna Caffarena hanno chiesto il rinvio anche perché intendono contestare le accuse aggiuntive di tentato omicidio per l’aggressione che si è consumata nel parcheggio dell’Ovs. Sulla base delle nuove accuse, l’avvocato di Mario D’Uonno avrà anche la possibilità di chiedere un rito alternativo. Importante sarà la prossima udienza, fissata appunto al prossimo 18 marzo. «Quell’uomo non era il suo ex. Lavorava nello stesso magazzino ma non c’era alcun tipo di relazione. Lui era infatuato di Simona a tal punto da fare questo gesto insano», ha dichiarato un’amica a La Vita in Diretta.

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