12 anni di reclusione per R. F., ex allenatore di baseball di Chieti accusato di violenze sessuali su bambini di 8-13 anni. Condannato anche al risarcimento dei danni alle parti civili, il 52enne di origini venezuelane dopo l’esecuzione della pena avrà il divieto di dimora a San Giovanni Teatino e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori per due anni, così come il divieto di svolgere attività che prevedono un contatto abituale con i minori e l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e gli eventuali spostamenti. I colleghi di Abruzzo Web evidenziando che il Tribunale di Chieti ha rigettato la richiesta della difesa, avanzata dall’avvocato Luigi Antonangeli, di una misura cautelare meno afflittiva per consentire all’uomo di guadagnarsi da vivere. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GIUDICE PIU’ DURO DEL PM
Un allenatore di baseball di una squadra giovanile è stato condannato a 12 anni di carcere per violenza sessuale aggravata e continuata su bambini. Lo ha deciso il Tribunale di Chieti che, come riportato dal Corriere della Sera, ha punito il 53enne ex agente di commercio di origini venezuelane. Imputato dal 2017, l’allenatore per ben tre anni consecutivi, a partire dal 2015, aveva abusato di nove bambini tra gli 8 e i 13 anni. Approfittando del suo ruolo e della fiducia dei piccoli atleti e dei loro genitori, abusava di loro durante le partite, gli allenamenti e gli incontri. Gli abusi avvenivano ovunque: in campo, al bar dello stadio, in albero, perfino a casa della madre. L’indagine è partita dopo i segni degli abusi riscontrati dalla mamma di un bambino sul corpo del figlio, portato poi in ospedale. I giudici del Tribunale di Chieti si sono rivelati più severi dello stesso pm Giuseppe Falasca, il quale aveva chiesto 10 anni di carcere per l’allenatore, mentre l’avvocato difensore Luigi Antonangeli aveva chiesto l’assoluzione.
VIOLENZA SESSUALE SU BAMBINI, 12 ANNI ALL’EX ALLENATORE BASEBALL
Il tribunale teatino già nell’ottobre scorso aveva usato il pugno duro con l’allenatore di baseball, respingendo la richiesta di libertà avanzata dal suo legale affinché lavorasse. Malgrado il parere positivo del pm, il 53enne fu lasciato ai domiciliari. In quell’occasione il dibattimento si svolse a porte chiuse con l’imputato presente in aula davanti ai genitori delle vittime. «Se almeno ammettesse il suo problema lo potrei perdonare col cuore, ma arriva qui con la cresta alta», disse un padre, come riportato dal Corriere della Sera. L’allenatore si è sempre professato innocente, sostenendo che i bambini avessero «frainteso tante situazioni che poi, messe insieme, hanno creato un caso». Stavolta non era in aula alla lettura della sentenza che lo condanna anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, al risarcimento dei danni alle parti civili, alla Asd Chieti Baseball e alla Federazione italiana baseball per una provvisionale che complessivamente ammonta a 322mila euro.