Per la procura di Palermo non ci sarebbero dubbi sul fatto che Antonio e Stefano Maiorana siano morti. Nonostante questo i pm hanno chiesto l’archiviazione ma il giallo sulla sparizione di padre e figlio resta. Stando a quanto emerso, Antonio avrebbe realizzato dei filmini a luci rosse con protagoniste delle minorenni richieste da altri uomini adulti, come emerso dagli atti. Rossella Accardo, moglie e madre dei due uomini scomparsi, si rivolge tramite la trasmissione Chi l’ha visto proprio ad una delle ragazzine oggi ormai donne, con tutto il suo dolore, per chiedere la verità su quanto accaduto. Stando a quanto reso noto dalla trasmissione, le morti dei due fratelli, Stefano e Marco, sarebbero collegate a un ricatto relativi ai filmini a luci rosse che coinvolgevano professionisti di Palermo. Secondo le indagini, padre e figlio furono uccisi dopo che Antonio aveva reso nota la volontà di rendere pubblici quei video in cui nomi della Palermo bene sarebbero finiti nei guai. Ma cosa c’entra Marco? Anche lui si sarebbe gettato nel vuoto per colpa degli stessi filmini. “Marco viveva nel terrore, la sua non è stata una scelta”, dice oggi la madre. “Chiedo a questa donna di raccontarci di questi incontri, chi fossero queste persone e di come Maiorana le coinvolgesse in ordine ai successivi ricatti”, è oggi l’appello di Rossella Accardo a Chi l’ha visto, rivolgendosi ad una delle ragazze all’epoca minorenni, coinvolte nei filmini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



APPELLO ROSSELLA ACCARDO: “VERITÀ!”

Il caso di Antonio Maiorana e il figlio Stefano scomparsi misteriosamente il 3 agosto 2007, rappresenta uno dei maggiori gialli di Palermo. A lungo fu seguita la pista mafiosa e Rossella Accardo, moglie di Antonio e madre di Stefano, non si è mai stancata di chiedere la verità sul caso. Oggi la donna ha fatto un altro appello perchè da qualche tempo l’attenzione si è spostata su un’altra pista, quella dei ricatti sessuali. Ci sarebbero state delle ragazze che avevano incontri con uomini adulti, i quali venivano filmati per poi essere ricattati. La donna si rivolge solo a una persona, una donna come lei. La stessa Accardo sarà oggi ospite in prima serata, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto condotta da Federica Sciarelli per rinnovare ulteriormente il suo appello. Già in passato, come spiega BlogSicilia, Rossella Accardo aveva rinnovato il suo appello: “La mia famiglia è stata devastata, annientata. Il minimo che posso chiedere è conoscere la verità”, aveva detto. Ricordiamo che le scomparse del marito e del figlio furono seguite da un’altra imponente tragedia familiare, il suicidio di un altro figlio, Marco. A questo punto, potrebbe non essere più solo un caso di “lupara bianca”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUOVA PISTA: RICATTI SESSUALI?

Antonio e Stefano Maiorana, novità sulla scomparsa dell’imprenditore e del figlio da Palermo, datata 3 agosto 2007. Come riporta Chi l’ha visto?, l’attenzione degli inquirenti si è spostata su una pista diversa: dopo aver indagato sull’ipotesi mafiosa, spuntano dei ricatti sessuali. Secondo una primissima ricostruzione, sarebbero coinvolte delle ragazze che incontravano e si intrattenevano con uomini adulti, con dei filmati girati durante i rapporti per ricattare in un secondo momento i diretti interessati. Rossella Accardo, moglie di Antonio e madre di Stefano, ha rivolto un appello a una misteriosa donna: «Aiutami, da donna a donna: non so come ti chiami, aiutami, siamo due donne a confronto. Che ciò che accade a me non accada ad altri».



ANTONIO E STEFANO MAIORANA SCOMPARSI DA PALERMO: LE ULTIME NOTIZIE

«Torniamo al massimo tra mezz’ora»: le ultime parole di Antonio Maiorana al suo capocapantiere di Isola delle Femmine mentre si allontanava con il figlio Stefano. Come riporta Chi l’ha visto?, da quel giorno si sono perse le tracce dei due uomini: la loro automobile è stata trovata parcheggiata all’aeroporto di Punta Raisi “Falcone e Borsellino”, con i Ris dei carabinieri di Messina che hanno rinvenuto unicamente le tracce dei due scomparsi. Il mistero si è poi intensificato dopo la scoperta che i loro nomi non erano negli elenchi dei passeggeri in partenza: gli investigatori si erano subito concentrati sulla Calliope Immobile, la ditta che stava costruendo una cinquantina di appartamenti finanziati come edilizia popolare ma venduti in realtà come residenziali. Antonio Maiorana era un consulente dell’azienda, rilevando metà delle quote della società un mese prima intestandole a Karina André, non potendo farlo lui direttemente perchè protestato.