Questa sera la trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, tornerà ad occuparsi della strage di Erba dopo le recenti dichiarazioni di Azouz Marzouk che l’11 dicembre del 2006 perse il piccolo figlio Youssef, la moglie Raffaella Castagna e la suocera Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini. Il tunisino, ai microfoni di Radio Cusano Campus ha raccontato i suoi dubbi in merito alla presunta colpevolezza di Rosa e Olindo, entrambi condannati all’ergastolo. “Sono in contatto con gli avvocati di Olindo e Rosa, li ho aiutati e continuerò ad aiutarli affinché la giustizia trionfi”, ha spiegato l’uomo, sempre più convinto della innocenza dei due coniugi. Dubbi di fatto mai nascosti neppure in passato. Tramite la pagina Facebook, la trasmissione di Rete 4 ha anticipato ciò di cui si parlerà stasera: “Può essere che dietro il racconto dello stupro ci fosse un reale desiderio di Rosa verso Azouz?”. Il riferimento è al racconto di Rosa Bazzi nel 2007 la quale davanti al pm di Como annunciò di voler raccontare la “vera storia” della strage di Erba rivelando anche il movente: “Azouz mi ha stuprata, tre settimane prima dell’11 dicembre”. Incalzata poi dal pm aggiunse di non averlo mai riferito per non turbare Olindo. Già nei primi interrogatori, rammenta La Stampa, la donna aveva detto in maniera vaga: “Azouz mi molestava, mi derideva…” e a domanda sessa se ci fosse stata della violenza lei aveva replicato: “Non rispondo a questa domanda…”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“TROPPE CONTRADDIZIONI DAI VERBALI”
Faranno senza dubbio discutere le recenti dichiarazioni di Azouz Marzouk in merito alla strage di Erba: «Olindo e Rosa sono innocenti». Il padre del piccolo Youssef, marito di Raffaella Castagna, ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus, ribadendo la tesi già esternata più volte, recentemente anche durante un servizio a Le Iene che ha fatto molto scalpore: «Però voglio precisare – puntualizza Azouz – che a me non interessa la revisione del processo per i coniugi Romano, ma che arrestino i veri assassini della mia famiglia». Durante la notte dell’11 dicembre del 2006 morirono oltre al figlio e alla moglie del tunisino, anche la suocera Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, e per il pluriomicidio vennero incarcerati e condannati all’ergastolo i coniugi Rosa e Olindo Bazzi. «Sto lavorando molto dalla Tunisia – ha spiegato Marzouk – sono in contatto con gli avvocati di Olindo e Rosa, li ho aiutati e continuerò ad aiutarli affinchè la giustizia trionfi. Non ho mai smesso di combattere in tutti questi anni per far si che finiscano in galera i veri assassini».
AZOUZ MARZOUK “ROSA E OLINDO SONO INNOCENTI
Azouz ha letto le carte dei verbali, e secondo le stesse vi sarebbero una serie di contraddizioni che farebbero appunto pensare che i due coniugi di Erba siano in realtà innocenti: «Ad esempio lo schizzo di sangue di Raffaella sull’interno della porta d’ingresso di casa mia – dice – e questo significa che Raffaella è stata colpita dentro casa non fuori. Quindi gli assassini erano già dentro casa mia. Dopo di che gli assassini sono fuggiti passando dal terrazzo di casa della stessa Cherubini visto che non potevano uscire dalle scale». Azouz Marzouk si trova al momento in Tunisia e non può tornare in Italia perché espulso per droga, ma ha rivolto un appello al ministro Bonafede affinché possa rientrare nel Belpaese e proseguire la propria battaglia per cercare di scoprire la verità: «Chiedo al signor ministro di aiutarmi a riavere i miei documenti per tornare in Italia, visto che Bonafede si è dimostrato essere una persona gentile e umana, soprattutto umana. Perché in casi come questo serve l’umanità, serve il lato umano».