Giulia Di Sabatino è morta il 31 agosto del 2015 gettandosi da un cavalcavia, ma la sua famiglia non ha mai creduto alla tesi del suicidio. L’episodio di quattro anni fa si è verificato a Tortoreto, in provincia di Teramo, e in questi giorni i giudici decideranno se archiviare o meno il caso. Si oppone a tale decisione la mamma di Giulia, che stamane è stata nuovamente ospite presso gli studi di Chi l’ha Visto?, noto programma di Rai Tre, per diramare un appello alle istituzioni: «Sono quasi quattro anni che stanno indagando – dice la signora Mery Koci – vi sono due indagati e tanti elementi per un arresto. Il mio avvocato ha chiesto che venga eseguito un processo coatto, e spero che il giudice accolga tale richiesta». Secondo la mamma di Giulia, disperata, la verità stata nascosta fin da subito: «Mi prendo le responsabilità di quello che dico: la verità su mia figlia è stata nascosta fin dai primi minuti, non è vero che non è stata ricercata dagli inquirenti».
GIULIA DI SABATINO SUICIDATASI DA UN PONTE: LA MAMMA NON CI CREDE
La famiglia chiede solamente giustizia: «Noi siamo stanchi, abbiamo bisogno solamente di un po’ di pace e spero che il giudice ce la dia: abbiamo fiducia, la speranza è l’ultima a morire». Ma cosa successe realmente quella notte del 31 agosto di quattro anni fa? Giulia era uscita di casa senza dire nulla, e le telecamere la ripresero alla mezzanotte e diciannove minuti, le ultime immagini della ragazza ancora in vita. Era la notte del suo 19esimo compleanno e la giovane stava ultimando i preparativi per trasferirsi a Londra, dove viveva la sorella Vanessa: nulla faceva quindi pensare ad un possibile suicidio. Peccato però che poche ore dopo il corpo della ragazza venne ritrovato senza vita al di sotto di un cavalcavia, da cui la stessa si sarebbe lanciata. Sotto indagine un 41enne e un 26enne che hanno passato con la ragazza la notte prima della sua morte.