Durante una riunione di condominio è facile che il clima si surriscaldi. Una parola tira l’altra e la lite è servita. Ma in alcuni casi si passa velocemente dallo scontro verbale a quello fisico. Lo dimostra il caso di Licata, dove cinque persone sono state arrestate dopo essersele date di santa ragione durante una riunione di condominio. Come riportato dall’Ansa, sono arrivate ad usare anche un piccone ed una spranga di ferro. Alla fine sono stati arrestati dai carabinieri e poi posti ai domiciliari con l’accusa di rissa aggravata. Ma non pensate che sia stato facile per i militari dell’Arma bloccare subito i contendenti. La lite violenta sarebbe scaturita da una discussione della quale non sono però chiari i motivi. Forse sono legati a questioni di vicinano. Le cinque persone coinvolte comunque hanno riportato lesioni di vario genere e sono stati accompagnati in ospedale per le cure del caso. Nessuno di loro è in pericolo di vita.



LICATA, RISSA IN RIUNIONE DI CONDOMINIO

“Street fight” vicino un condominio in contrada Bugiades, a Licata. Sotto gli occhi allibiti e impauriti di alcuni passanti, cinque uomini hanno dato vita ad una maxi rissa. I carabinieri, come riportato da La Sicilia, sono stati allertati dopo la segnalazione al 112 di una brutale lite. Così brutta che sono stati usati un piccone e una grossa spranga di ferro. Dopo l’arrivo di ulteriori rinforzi, i carabinieri hanno separato le parti e riportato la calma. Erano così intenti a picchiarsi che è stato infatti necessario l’arrivo di altri carabinieri. Ultimate le procedure di identificazione, i militari dell’Arma hanno arrestato i cinque uomini con l’accusa di rissa aggravata e sequestrato piccone e spranga di ferro. Inoltre, su disposizione dell’autorità giudiziaria, le cinque persone coinvolte nella rissa sono state ristrette agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

Leggi anche

Donald Trump vuole abolire l'ora legale/ Il tycoon: “E' scomoda e costa troppo agli americani”Caso Regeni, scomparso testimone che aveva parlato con l'ambasciata/ "Prelevato a casa da alcuni uomini"