Da oggi (almeno alle cronache nazionali) “nascono” ufficialmente i gilet arancioni: intendiamoci, sono presenti da tempo ma una protesta così grande a pochi passi dai palazzi della politica a Roma proietta gli agricoltori esperti di olio e uliveti all’emergenza nazionale negli stessi giorni in cui i pastori sardi (oggi l’incontro con Salvini al Viminale, ndr) protestano sul fronte latte. Olio e latte, l’agricoltura torna protagonista con moltissimi contadini e coltivatori sul piede di guerra per diverse richieste: gli olivicoltori con i gilet arancioni sono arrivati a Roma da Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo e Toscana, per chiedere un decreto d’urgenza sia contro la Xylella (l’organistamo-batterio vera e propria peste per gli ulivi) che nuove risorse per le gelate che hanno messo in ginocchio l’intera olivicoltura in Puglia. «Ridateci la dignità, non siamo cittadini di serie B» chiedono negli striscioni i tanti gilet gialli, alla presenza in piazza anche del Governatore pugliese Michele Emiliano. Non mancano ovviamente riferimenti alla politica sulle posizioni ambigue in tema xylella del M5S – «Con Grillo in regia attentate la nostra economia» – ma anche attacchi all’attuale ministro Di Maio, «incontra i gilet gialli francesi, e gli olivicoltori quando?».
LE PROMESSE DEL MINISTRO CENTINAIO AI GILET ARANCIONI
Di contro la Lega, con il Ministro dell’Agricoltura Centinaio, prova a farsi carico del problema segnando la “differenza” di approccio nel gestire un problema politico e sociale serio, esattamente come visto sul fronte pastori. Una “chiave” politica con cui Salvini vuole a tutti i costi entrare in campagna elettorale verso le Europee, puntando sulla radicata esperienza dei governatori locali leghisti nel gestire anche le politiche agricole. Centinaio è arrivato nella piazza romana dei Santi Apostoli per incontrare direttamente i manifestanti con gilet arancioni: «a breve sarà pronto il decreto per l’emergenza Xylella e sulle gelate, stiamo lavorando in questi giorni, speriamo di definirli il prima possibile e quando andremo in Puglia il 26 spero di portarli già entrambi». «Già dalle elezioni europee – ha invece dichiarato il portavoce dei gilet arancioni Onofrio Spagnoletti Zeuli – ci ricorderemo molto presto di tutti quei politici e quei partiti che continuano a negare l’emergenza Xylella e a non voler riconoscere lo stato di calamità e misure eccezionali per le gelate dello scorso anno. Non ne possiamo più, serve la consapevolezza da parte di tutti dei problemi di uno dei settori più importanti del Made in Italy». Nella piazza romana campeggia un tappeto di rami secchi legati da nastrini arancioni e un feretro pieno di bottiglie di olio extravergine d’oliva italiano: una sorta di funerale dell’olio, che si “accosta” a quello sul latte per i pastori sardi visto in questi giorni.