Sabrina, sorella di Roberta Martucci, per la prima volta ha accettato di rompere il silenzio e di parlare alla trasmissione Chi l’ha visto rilasciando una dichiarazione inedita. Roberta Martucci di Ugento (Lecce) aveva fatto perdere misteriosamente le sue tracce nell’agosto del 1999: quella sera sarebbe dovuta uscire con due amiche con le quali aveva un appuntamento per andare ad una festa a Gallipoli ma le ragazze non la videro mai arrivare. Ebbe inizio così il giallo attorno alla sua sparizione e per anni si è pensato che la soluzione potesse essere proprio nella cerchia delle sue amicizie. Per questo si pensò anche alle due sue amiche senza però alcun risultato. A quasi venti anni dalla sparizione, parla la sorella, secondo la quale a far sparire Roberta sarebbe stata una persona di famiglia. Sabrina Martucci non ha mai fatto sentire la sua voce ma ora crede sia arrivato il momento di parlare: “C’è un segreto che ho tenuto dentro per anni e che ho detto agli inquirenti e che penso possa aiutare tanto a trovare o a scoprire cosa è successo a Roberta”. Sabrina, insieme all’altra sorella Lorella, oggi si battono per la ricerca della verità su quanto accaduto venti anni fa. Per Sabrina, Roberta sarebbe stata uccisa: “L’ho pensato dal primo giorno e il motivo penso che sia sessuale”.
ROBERTA MARTUCCI: IL SEGRETO CHOC DELLA SORELLA
Il caso di Roberta Martucci è stato aperto e chiuso diverse volte negli ultimi anni. Qualche mese fa, con la riapertura delle indagini, sono stati nuovamente riascoltati i parenti della ragazza. Tra loro anche la sorella Sabrina alla quale è stato chiesto che tipo di rapporto avesse un familiare. “Lì ho dovuto dire il segreto che avevo. Moltissimi anni fa pretendeva che io andassi oltre… che avessi dei rapporti ma io mi sono sempre rifiutata e lui per anni non ha mollato. Mi ha molestato per lunghi anni”, ha rivelato ai microfoni di Chi l’ha visto. Per molto tempo, dunque, un suo parente compì delle pesanti pressioni sessuali sulla ragazza. A specifica domanda, la donna ha risposto tirando fuori, per la prima volta, questo grande segreto. “Psicologicamente mi ha distrutto”, dice. Il nome della persona in oggetto non è stato reso noto dalla trasmissione che ha però rivelato numerose sue contraddizioni messe agli atti e relative alla scomparsa di Roberta. Quest’uomo potrebbe essere collegato alla sua scomparsa? Per la sorella potrebbe essere un’ipotesi. Sabrina è stata l’ultima persona a vedere la sorella prima della sua sparizione. Dalle indagini emerse che non vi era alcuna festa in programma come invece Roberta aveva riferito.
IL GIALLO DELL’AUTO
Le sorelle di Roberta Martucci sembrano avere un’idea chiara di quanto avvenuto quella sera della sua sparizione: “E’ stata seguita, conoscendo anche i suoi movimenti, fermata, ha avuto una discussione con questa persona, è successo un incidente in cui è stata ammazzata e poi nascosto il corpo”, dice Sabrina. Durante le indagini fu ritrovata, a pochi giorni dalla sparizione della ragazza, l’auto della madre con la quale era uscita, parcheggiata in una piazzetta di Gallipoli, senza chiavi né libretto di circolazione, come fu messo agli atti. Una volta dissequestrata però – ed è questa la vera stranezza – ricompaiono chiavi e libretto nelle mani della famiglia ora sotto l’attenzione degli inquirenti. I dubbi della famiglia Martucci, a quel punto, aumentano. E non è detto che possano esserci stati anche gravi errori della procura. Per la sorella Sabrina ci sarebbe un collegamento tra chi ha parcheggiato l’auto a Gallipoli e chi ha fatto sparire Roberta. “Penso proprio che sia l’assassino”, chiosa la sorella.