Il Tribunale di sorveglianza di Firenze nei giorni scorsi ha concesso la semilibertà a Lorenzo Bozano, l’ergastolano in carcere dal 1979 accusato dell’omicidio di Milena Sutter. L’uomo, chiamato “il biondino della spider rossa”, è detenuto nel penitenziario di Porto Azzurro all’Isola d’Elba (Livorno). Per l’accusa fu lui a rapire il 6 maggio del 1971 a Genova la giovanissima Milena di appena 13 anni, il cui cadavere fu poi restituito dal mare dopo 14 giorni. La vittima era la figlia di un industriale, sparita nel nulla dopo essere uscita da scuola. Il giorno seguente alla scomparsa, i genitori ricevettero una telefonata – l’unico contatto – durante la quale una voce maschile chiedeva un riscatto di 50 milioni di lire. I periti stabilirono che la ragazzina fu uccisa il giorno stesso del rapimento, tra le 18.00 e le 18.30. Il suo corpo fu prima seppellito in una fossa, poi gettato in mare con addosso sei chili di piombo. Bozano, all’epoca 25enne, fu arrestato la sera del ritrovamento del cadavere. Ad incastrarlo, la sua spider rossa vista nei pressi dell’abitazione della famiglia Sutter e fuori dalla scuola ed altri 23 indizi che portarono a lui. Assolto in primo grado fu poi condannato all’ergastolo nel 1975; la Cassazione confermò la pena l’anno seguente. Dopo la condanna fuggì ma fu arrestato in Francia. Ora, con la concessione della semilibertà, Bozano seguirà un programma all’esterno del carcere. Il suo difensore, l’avvocato Francesco Del Pasqua, dopo il parere positivo del Tribunale di sorveglianza fiorentino, al quotidiano Repubblica.it ha dichiarato: “Bozano trascorrerà le ore fuori dal carcere seguendo un programma di volontariato con una cooperativa sociale di Portoferraio che si occupa di progetti di reinserimento sociale per detenuti”.
LORENZO BOZANO IN SEMILIBERTÀ, IL COMMENTO DELL’AVVOCATO BOCCIOLINI
A commentare lo stato di semilibertà di Lorenzo Bozano, concesso dal Tribunale del riesame nei giorni scorsi è stato anche l’avvocato Daniele Bocciolini. Intervenuto alla trasmissione di Raiuno, Uno mattina. Il legale ha prima di tutto spiegato in cosa consiste esattamente la semilibertà, definita dallo stesso “una misura alternativa alla detenzione cosiddetta impropria, nel senso che si passa la maggior parte del tempo fuori dal carcere quindi da liberi cittadini e si ritorna in carcere per la notte”. In tal senso, “è un modo per reinserirsi nella società”, considerato quindi un beneficio penitenziario a favore dei detenuti anche ergastolani come nel caso di Bozano, purché abbiano espiato 20 anni di pena. Bozano aveva già potuto godere in passato della semilibertà: era il 1989 ma sette anni dopo gli fu revocata anche per via di un “vizietto” di molestare minorenni per il quale fu condannato nel 1999. Nel 2011 il Tribunale di sorveglianza respinse la nuova richiesta. Ma come mai ad un recidivo ora gli è stata concessa la semilibertà? L’avvocato Bocciolini ha spiegato: “Il Tribunale di sorveglianza adesso ha espresso un giudizio dopo aver valutato la personalità attuale del detenuto. E’ un soggetto di età avanzata ed anche l’idoneità eventuale ad un reinserimento sociale”. Eppure Bozano è stato condannato al fine pena mai. “Effettivamente l’ergastolo è ancora considerabile come fine pena mai sulla carta. Ma con la legge Gozzini dell’86 sono stati introdotti per gli ergastolani dei benefici tra cui la liberazione anticipata e la semilibertà”, ha commentato ancora l’avvocato Bocciolini, ospite del programma.