La vertenza dei pastori sardi è più vicina ad una soluzione dopo la bozza d’intesa trovata in prefettura a Cagliari sul prezzo del latte fissato a 72 centesimi al litro? Ne è convinto Matteo Salvini, che ha commentato in questo modo l’esito delle trattative tra le parti:”72 centesimi al litro come acconto sono un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema del latte di pecora. È un’ottima notizia. Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a pastori sardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso. Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare per chiudere l’intesa. E da domani sarò personalmente in Sardegna”. La questione, però, come riportato dall’Huffington Post, è tutt’altro che chiusa. Soltanto pochi giorni fa gli allevatori avevano rifiutato una proposta fissata a 70 centesimi al litro e, per quanto Centinaio abbia chiarito che “non c’è un piano B” vogliono assicurazioni sul fatto che gli industriali, una volta che verranno ritirate le forme di pecorino romano, così da aumentare la domanda di produzione del latte, siano disposti a pagare la materia prima ad un prezzo più alto. La volontà dei pastori è quella di raggiungere un’intesa prima delle elezioni regionali, questo perché – ha spiegato uno di loro – “lunedì prossimo si saranno scordati di noi per questo non possiamo accettare che vengono dati soldi agli industriali senza garanzie perché non ci sarà nessuno più a vigilare”. (agg. di Dario D’Angelo)
PASTORI SARDI, LATTE A 72 CENTESIMI
La protesta del latte messa in atto in queste settimane dai pastori sardi si avvia alla conclusione? E’ la speranza degli allevatori che oggi hanno partecipato ad un tavolo tecnico di trattative organizzato dal ministro dell’agricoltura, Gian Marco Centinaio e gli industriali. Al termine di un tira e molla estenuante, l’intesa sarebbe stata raggiunta in quel di Cagliari in extremis sulla base di 72 centesimi al litro, Iva compresa, come acconto per il conferimento del prodotto. Secondo quanto riportato da La Repubblica, attraverso un complesso meccanismo di interventi con fondi statali e regionali si potrebbe riuscire ad arrivare ad un euro, la cifra richiesta in questi giorni di proteste dai pastori sardi. In base agli accordi, seguiranno adesso tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori sardi così da consentire la ripresa dei lavori nei caseifici.
PASTORI SARDI: INTESA VICINA A 72 CENTESIMI, SI PUO’ ARRIVARE AD UN EURO AL LITRO
Sono state otto ore molto tese e intense quelle che hanno caratterizzato la trattativa in Prefettura a Cagliari, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, oltre che del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, l’assessore all’Agricoltura Pierluigi Caria, le associazioni agricole (Coldiretti con il presidente nazionale Ettore Prandini, Copagri, Legacoop, Confagricoltura) e gli industriali. Come riportato da La Repubblica, in questi tre giorni di tregua, la proposta per avere 72 centesimi al litro oggi e arrivare a fine stagione a un euro – anche 1,20 – come chiedono gli allevatori, verrà posta al vaglio del mondo delle campagne. Fino ad oggi i pastori sardi non avevano voluto saperne di scendere al di sotto dell’euro al litro, ma evidentemente le garanzie che chiedevano sul saldo sono tali da averli convinti ad accettare un’intesa a 72 cent. Le trattative proseguiranno il 21 al ministero a Roma.