L’arresto dei genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, ha scosso il mondo politico, con il Partito Democratico schierato al fianco del suo ex segretario. Matteo Salvini ha sottolineato che non c’è niente da festeggiare, Silvio Berlusconi ha commentato così ai microfoni di Quarta Repubblica: «Questa cosa dolorosa non sarebbe accaduta se anche la sinistra avesse accettato di realizzare la nostra riforma della giustizia, con separazione dei giudici dai pm, che devono avere una carriera diversa». E i dem denunciano il fatto che la notizia era stata resa nota a giornali e media in anticipo, ecco l’affondo di Michele Anzaldi: «A distanza di ore da pubblicazione notizia secondo cui esponenti M5s sapevano in anticipo di arresto genitori Renzi nessuno ha smentito. Il solerte Rocco Casalino, capo comunicazione di Palazzo Chigi e M5s, non ha nulla da dire? Sapevano o no? Silenzio è materia da magistratura». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CORONA: “PERCHE’ NON HANNO FATTO IL CARCERE PREVENTIVO?”

Molte le reazioni dopo la notizia dell’arresto dei genitori di Matteo Renzi. Non solo i politici, però, hanno deciso di prendere posizione sulla vicenda. Un esempio? Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi ha deciso di entrare a piedi uniti sulla questione sul suo profilo Instagram. Dopo aver pubblicato un articolo riportante la notizia degli arresti domiciliari nei confronti dei genitori dell’ex premier, in una Instagram Stories ha commentato amaro:”E ora se sono colpevoli devono pagare come tutti. Ma perché non hanno fatto il carcere preventivo come tutti quelli accusati per questo reato?”. E ancora:”E i sequestri”. L’affondo di Corona si chiude in maniera ambigua: la frase “la legge è uguale per tutti” è infatti seguita nel rigo successivo da una serie di punti interrogativi. Dopo l’esperienza vissuta in prima persona Fabrizio Corona sembra quasi nutrire dei dubbi sulla correttezza della giustizia italiana…(agg. di Dario D’Angelo)



RENZI, “CAPOLAVORO MEDIATICO”

Matteo Renzi commenta la notizia riguardante l’arresto ai domiciliari dei suoi genitori, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, per i reati di bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false: «Inutile dire – scrive sarcastico l’ex premier – che la vicenda dei miei genitori ha totalmente oscurato tutto ciò che è accaduto ieri nel mondo della politica. Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersene conto. Un capolavoro mediatico, tanto di cappello». Renzi avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa alle ore 16:00 in Senato, ma l’ha annullata a causa del ciclone abbattuto sulla sua famiglia, ed ha affidato il proprio pensiero alla tradizione enews. Ma l’ex presidente del consiglio ed ex segretario del Partito Democratico, non si dice affatto abbattuto: «Se qualcuno pensa di fermarmi – spiega – non mi conosce. Non ci conosce». Renzi sostiene che i propri genitori hanno diritto ad un processo giusto e spero rapido: «Non grido ai complotti, chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali. Noi aspettiamo le sentenze, ma le sentenze si pronunciano in tribunale e non nelle piazze populiste». L’ex premier si scaglia contro la decisione della misura degli arresti domiciliari, ritenuta dallo stesso esagerata: «Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare le persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme», per poi aggiungere: «Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GENITORI DI RENZI ARRESTATI: IL COMMENTO DI SALVINI

La notizia dell’arresto dei genitori di Matteo Renzi ha sollevato – com’era lecito immaginare – un coro di reazioni da parte di tutto il mondo politico. Tra i primi a commentare l’accaduto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, raggiunto dalla notizia mentre si trovava in Sardegna in campagna elettorale:”Non c’è niente da festeggiare”, ha glissato. Nel MoVimento 5 Stelle, in quei minuti in fervente attesa dei risultati della votazione online degli iscritti sul caso Diciotti, tra i pochi a commentare:”I figli non devono mai pagare le colpe dei padri: Matteo Renzi ha fatto danni per la nostra amata Italia e i cittadini si sono già espressi su di lui. Sui genitori la giustizia farà il suo corso”. Poco dopo è arrivato l’ordine dall’alto di evitare commenti sulla vicenda probabilmente per non rischiare di incappare in un effetto boomerang. (agg. di Dario D’Angelo)

LE PAROLE DELL’AVVOCATO DEI RENZI

I genitori di Matteo Renzi, Tiziano e la moglie Laura Bovoli, si trovano agli arresti domiciliari a Rignano sull’Arno, dove vivono. L’avvocato Federico Bagattini considera «singolare, inusuale e incomprensibile» la misura applicata ai suoi assistiti «due persone prossime ai 70 anni» e «per fatti asseritamente commessi nel 2010 e 2011». Ma non è entrato nel merito: «Devo ancora leggere le carte, addirittura ancora l’ordinanza». E ha aggiunto: «Tiziano Renzi si sente crollare il mondo addosso, è un colpo alla propria attività imprenditoriale dal quale non sarà facile riprendersi. Immagina le conseguenze dal punto di vista personale, famigliare ed anche economico». Matteo Renzi invece fa trapelare anche il timore che dietro la scelta dei magistrati ci sia una calcolo politico, una mossa per tagliarlo fuori definitivamente dalla scena politica, ma lui non intende mollare. «Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta». (agg. di Silvana Palazzo)

GENITORI DI RENZI ARRESTATI

Arrestati i genitori di Matteo Renzi: il padre Tiziano e la madre Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari. La Guardia di Finanza ha eseguito il provvedimento di cattura per i genitori dell’ex premier. I reati contestati sono quelli di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Entrambi sono accusati di aver provocato in maniera “dolosa” il fallimento di tre cooperative, dopo averne svuotato le cose. In questo modo avrebbero ottenuto in maniera illecita svariati milioni di euro. Si tratta di aziende collegate alla “Eventi 6”, la società di famiglia finita già sotto inchiesta per una gestione “allegra” e la sparizione di fondi. È stato arrestato anche il vicepresidente di una delle coop, Gian Franco Massone. La prima clamorosa svolta dell’indagine era arrivata nell’autunno scorso con l’esame della documentazione acquisita presso la “Eventi 6” che portava a tre cooperative: “Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv”. Le ultime due furono perquisite nei mesi scorsi. Il materiale sequestrato, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe corroborato l’ipotesi accusatoria.

TIZIANO RENZI E LAURA BOVOLI AGLI ARRESTI DOMICILIARI

I magistrati hanno quindi chiesto l’arresto di Tiziano Renzi e Laura Bovoli temendo l’inquinamento delle prove, ma anche la reiterazione del reato. Un sospetto che è stato considerato fondato il sospetto per il quale le cooperative «non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari». Il pubblico ministero di Cuneo Pier Attilio Sta è stato il primo a indagare su questo sistema con accertamenti sulla “Direkta Srl”. Gli atti sono stati poi trasferiti alla Procura di Firenze per i rapporti con la “Eventi 6”. Ora, come riportato del Corriere della Sera, si è deciso di procedere con gli arresti per evitare che questo modus operandi venisse applicato ulteriormente. Nel capo di imputazione è stato specificato che i due coniugi «cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte». Insieme ai genitori dell’ex premier risultano indagate altre 5 persone, tra cui l’ex autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie del 2012, tra cui Roberto Bargilli. Gli altri sono gli amministrativi delle cooperative che avrebbero agevolato questo sistema considerato illegale dai giudici.

LA REPLICA DI MATTEO RENZI

Intanto è stata annullata la presentazione del libro di Matteo Renzi, che avrebbe dovuto svolgersi al Circolo della stampa a Torino alle 21. Al termine dell’appuntamento a Nichelino, nel Torinese, l’ex premier è ripartito per Firenze. «Ho molta fiducia nella giustizia italiana. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge», ha scritto su Facebook in serata l’ex segretario del Partito Democratico. «Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato», prosegue Matteo Renzi. Poi ha concluso: «Da rappresentante delle istituzioni. Difendo lo stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia. Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata».