Sembra il plot di un film a lieto fine e invece è tutto vero. Richard era solo un nigeriano che per guadagnarsi qualche spicciolo stazionava davanti a un supermercato di Gallipoli dando una mano ai clienti nel portare i pacchi della spesa, ma sabato pomeriggio scorso è diventato un piccolo eroe.

Accade che un gallipolino di 54 anni già noto alla polizia (quindi un italiano), punta una pistola (poi rivelatasi caricata a salve) a una cassiera e fugge con 500 euro. O meglio, cerca di fuggire. Perché Richard lo insegue e, dopo una colluttazione nella quale si fa anche un po’ male, blocca il rapinatore che finisce in carcere. Il nigeriano invece, in Italia con regolare permesso, finisce assunto da Mauro Gaetani, il proprietario della piccola catena di supermercati Sisa di cui fa parte il punto vendita dove Richard si dava da fare per sopravvivere.



“Appena arrivato sul posto – ha detto il titolare – ho subito annunciato al ragazzo che lo avrei assunto. Merita un riconoscimento non solo per il gesto di sabato, ma anche perché è un bravo ragazzo che in questi mesi in cui ha stazionato davanti al supermercato, ha sempre aiutato i clienti, dando una mano a chi la vuole in cambio di qualche spicciolo. E si è sempre fatto voler bene, sia dai clienti che dai dipendenti. Da lunedì, quando avvieremo le pratiche per l’assunzione, sarà uno di noi: lo formeremo perché possa diventare magazziniere”.



Meraviglioso il gesto del giovane Richard che sentiva il luogo dove lui lavorava in quel modo “non strutturato” come un posto da amare, da proteggere e non solo da sfruttare; e dello stesso livello la risposta di Gaetani che non ringrazia elargendo sorrisi o elemosine in denaro ma un lavoro. Perché solo il lavoro dà vera dignità, solo il lavoro può essere un premio che rende veramente uguali, veramente partecipi della medesima comunità. Manca solo una cosa: che Richard possa con il proprio lavoro mantenere la sua famiglia. Una volta Papa Francesco ha detto che il lavoro “dà la dignità di portare il pane a casa” (Udienza generale, 19 agosto 2015).



Questo è il prossimo passo che auguriamo a Richard che, in Nigeria, ha una moglie e tre figli che non vede da tre anni. Sarebbe stupendo che questa famiglia avesse i requisiti necessari per potersi riunire e dare a tutti noi una grossa lezione su come dovremmo comportarci sempre sulle nostre strade, di fronte ai nostri negozi: considerando la comunità che ci ospita come casa nostra, come luogo di riscatto da rispettare e far rispettare.