Sono passati quindici anni dalla morte di Romina Del Gaudio, la 19enne uccisa in circostanze misteriose. Scomparsa il 4 giugno 2004, fu trovata senza vita il 21 luglio in un bosco di San Tammaro, in località Carditello, in provincia di Caserta. Le indagini stabilirono che la ragazza, prima di essere uccisa con due colpi di pistola, fu brutalmente violentata. L’omicidio potrebbe essere maturato nell’ambito della sfera sessuale, perché sulla scena del delitto furono trovati oggetti e indumenti che non lasciano spazio ad altre ipotesi. Il responsabile per non è mai stato trovato: la procura in questi 15 anni ha archiviato il caso per ben quattro volte, ma una svolta ha fatto riaprire il caso. Si tratta di una lettera anonima su Romina Del Gaudio. Se ne stanno occupando la criminologa Luisa d’Aniello, l’investigatore Giacomo Morandi e l’avvocato Francesco Stefani. Dalla lettera hanno carpito diversi elementi che hanno permesso di tracciare un identikit dettagliato dell’assassino. Ora si spera di risalire alla sua identità. Questa lettera anonima è in mano agli inquirenti, dopo la segnalazione di “Chi l’ha visto” nel 2011, ma nessun pm vi aveva messo le mani.
OMICIDIO ROMINA DEL GAUDIO, CASO RIAPERTO
La signora “Anna”, così si firma, parla di un’auto (con relativa targa) su cui non sono stati effettuati veri e propri accertamenti. L’automobile descritta veniva usata da una persona che avrebbe potuto avere un ruolo nell’omicidio. Avrebbe visto Romina seduta su una panchina alle 14.30/15. Davanti a lei si sarebbe fermata questa macchina. Lei sembrava molto infastidita e un po’ impaurita. Un uomo sui 40 anni ripeteva: «Sali in macchina, ti do un passaggio, che ti costa. Altrimenti ci penso io». Nel nucleo famigliare del proprietario di quest’auto c’è una persona che ha un precedente per omicidio, un delitto passionale che ha visto vittima una ragazza per caratteristiche molto simile a Romina. Suggestioni? Di sicuro andavano approfondite. Una dettagliata relazione investigativa è stata consegnata alla procura di Santa Maria Capua Vetere, per la precisione al magistrato Maria Antonietta Troncone che dovrà valutare gli elementi raccolti e decidere se riaprire l’inchiesta. Lo zio di Romina Del Gaudio, Ciro Gallo: «Sono stati un po’ superficiali perché sono passati otto anni da questa lettera. Ora è stato riaperto il caso».