Bruna Bovino moriva il 12 dicembre del 2013. La 29enne italo brasiliana lavorava in un centro estetico a Mola di Bari, dove è stata uccisa. Inizialmente tutti i sospetti si erano diretti verso Antonio Colamonico, quello che era l’amante della ragazza, e che l’avrebbe uccisa perché voleva chiudere definitivamente quella relazione scomoda. L’uomo andò a processo, dove venne condannato a 25 anni di carcere. Peccato però che dopo circa quattro anni e mezzo lo stesso Colamonico venne scarcerato perché ritenuto innocente. A scagionare l’ex imputato, un nuovo video delle telecamere di sorveglianza di un negozio sito nei pressi del centro estetico incriminato, che mostrava Bruna ancora viva alle ore 18:20 e non alle 16:30 come invece i medici legali avevano inizialmente dedotto. Colamanico a quell’ora si trovava a Polignano a Mare, come ha potuto dimostrare, e di conseguenza i giudici sono stati obbligati a farlo uscire di galera.
BRUNA BOVINO, CHI L’HA UCCISA
Chi ha ucciso quindi Bruna? Una domanda che si stanno ponendo in molti, a cominciare dalla madre, che intervistata da Chi l’ha Visto?, nota trasmissione di Rai Tre, lancia un appello: «Vogliamo l’assassino di Bruna, vogliamo la pena giusta, che resti in carcere per sempre». La donna ricorda così quei momenti drammatici vissuti: «Ero a casa mia a Polignano, quando ho ricevuto una telefonata dell’ex compagno di mia figlia, il papà della sua bambina, che mi dice che il centro estetico dove lavorava Bruna stava bruciando. A quel punto ci siamo fiondati sul posto e appena arrivati i carabinieri ci hanno detto che c’era un cadavere semi-carbonizzato». Numerosi i lati oscuri di questa vicenda, a cominciare dai lunghi capelli ritrovati fra le mani della povera Bruna, dopo che era stato rinvenuto il cadavere. Anche l’orario della sua morte non sembra certo, visto che una vicina di casa sostiene che alle 18:00 il centro estetico stava già bruciando da tempo. Tutti dubbi che solo gli inquirenti potranno sbrogliare.