Strage di Erba, Rosa Bazzi e Olindo Romano sono innocenti? Continua l’indagine de Le Iene, che nel servizio andato in onda ieri hanno presentato una pista alternativa mai tenuta in considerazione fino adesso: parliamo della vendetta di ‘ndrangheta, con Azouz Marzouk minacciato e ipoteticamente ‘colpito’ con l’uccisione della sua famiglia. Di questo filone ne ha parlato Marta Calzolari, moglie del cugino di Azouz, a Le Iene: «Era preoccupato (Borhen, il marito, ndr) perché Azouz gli scrive delle lettere, che riceve delle minacce da parte di un clan di ‘Ndrangheta». La donna, amica di Raffaella Castagna, ha spiegato: «Dice solo che ha rotto i c******i forse a qualcuno a cui non doveva e cheadesso riceve delle minacce, eh che ha avuto dei rapporti con dei ragazzi. Probabilmente quando aveva voglia di… Aveva qualcuno con cui andava. Magari se tocchi un figlio di uno che è della ‘Ndrangheta…». L’ipotesi infatti si basa sul possibile stupro avvenuto in carcere di Marzouk su un ragazzo forse figlio di un esponente della ‘ndrangheta: «Lui in un colloquio, mi aveva detto: “Ecco, quello schifoso. Adesso pure coi maschi no”, che gli aveva dato del “nibum” che in tunisino vuol dire “culattone”, perché si vergognava di avere un cugino così. Cioè, quando è successo tutto il casino ho rimesso insieme i pezzi e ho ricordato. Comunque in carcere avevano litigato. E lo avevano anche cambiato di sezione, c***o anche i Carabinieri sono andati dopo a controllare. Sapevo che c’era stato un, non so se era stato un rapporto sessuale, un rapporto orale quel che è, qualcosa c’era stato». E di questo ne ha parlato anche con i Carabinieri: «Non è scritta perché io chiedo a Nesti, vice comandante della stazione di Erba, “Ti prego, perché ho paura. Perché se veramente è una cosa così, capisci io son lì da sola a casa con la mamma, mettiti nei miei panni”. Lui cerca di fare delle indagini per capire cosa c’è di vero cosa non c’è di vero, senza però mettere il vero motivo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



STRAGE DI ERBA, AZOUZ “SCAGIONA” ROSA E OLINDO

Nuovi sviluppi sulla strage di Erba, con Le Iene che continuano a investigare sulla tragedia dell’11 dicembre 2006, per la quale sono stati condannati all’ergastolo Rosa Bazzi e Olindo Romano. Il programma di Italia 1 ha mandato in onda una testimonianza inedita mai messa a verbale dai carabinieri che indagavano sulla strage e che trova riscontri nei racconti dei giornalisti investigativi Felice Manti e Edoardo Montolli e, soprattutto, dal racconto di Marta Calzolaro, moglie del cugino di Azouz Marzouk e amica di Raffaella Castagna. «Ci sono piste parallele che non sono state percorse a sufficienza nel corso delle indagini, Azouz nella sua detenzione precedente aveva litigato con un detenuto della ’ndrangheta», le parole di Felice Manti: «C’è la pista che porta al traffico di sostanze stupefacenti, guerra tra bande: quella di Azouz e quella di albanesi». L’avvocato di Rosa e Olindo Fabio Schembri ha commentato: «Nel corso delle indagini risultò infatti che Raffaella aveva subito delle minacce, era stata avvicinata da una macchina e le venne detto di stare attenta. Azouz era stato aggredito in carcere nello stesso periodo, la situazione era talmente ingestibile che dovettero trasferirlo in un’altra casa circondariale».



STRAGE DI ERBA, LA PISTA DELLA ‘NDRANGHETA

Azouz Marzouk esclude qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto nella strage, ma Marta Calzolaro ha confermato: «A verbale non è stato preso tutto all’interno della caserma, avevo paura di ciò che raccontavo. Non pensavo ai vicini di casa, pensavo a una vendetta trasversale da parte però di Azouz. Io avevo paura per ciò che stavo dicendo, in quel momento se usciva fuori il mio nome e se era stata gente collegata alla ‘ndrangheta come avevano massacrato Raffaella potevano farlo anche con me». Prosegue la Calzolaro: «Aveva rapporti dei ragazzini in carcere, ma noi avevamo pensato che mica aveva toccato qualche ragazzino calabrese». «In effetti ci sono state delle liti con degli affiliati della ‘ndrangheta» la conferma del marito Bisha a Marta, che evidenzia come il marito della Castagna «era preoccupato per delle minacce ricevute all’interno del carcere». «Magari se tocchi il figlio di uno che è con la ‘ndrangheta…» il dubbio della donna, anche se Azouz smentisce totalmente: «Non è vero niente, zero. Non ho niente da dire, mi viene solo da ridere. Mentono al 1000 per 100, va contro la mia religione e contro i miei principi, va contro tutto. Ci sono delle cose che Dio può perdonare e no». Una battuta sul litigio avvenuto in carcere con un affiliato alla ‘ndrangheta: «Lui era con queste persone qua con ho litigato. ma non è per un litigio in carcere che commetti una strage. Se lui voleva ammazzarmi, mi ammazzava lì».