Commutare la pena dell’ergastolo in 30 anni di reclusione: questa la richiesta di Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac arrestato a gennaio in Bolivia ed estradato in Italia dopo 38 anni di latitanza. Come riportano i colleghi dell’Ansa, il suo legale Davide Steccanella ha depositato alla Corte d’Assise d’Appello di Milano l’istanza con cui si richiede di applicare l’accordo di estradizione raggiunto da Italia e Brasile che prevedeva una pena di 30 anni di carcere. L’avvocato del brigatista ha sottolineato il fatto che l’Italia si è impegnata con Rio de Janeiro con un accordo per commutare la pena di Battisti da ergastolo in 30 anni. L’accordo in questione risale all’ottobre del 2017 ed è l’unico titolo valido di estradizione presente secondo la difesa.



CESARE BATTISTI CHIEDE DI COMMUTARE LA PENA IN 30 ANNI DI CARCERE

Cesare Battisti al momento si trova in carcere ad Oristano, dove recentemente gli hanno fatto visita i Radicali, ed ha inoltrato la richiesta alla Corte d’Assise d’Appello di Milano. Il sostituto pd Antonio Lamanna però ha dato parere negativo all’istanza, con l’avvocato Steccanella che ha commentato all’Ansa: «Non intendo commentare le istanze che vengono presentate ai giudici e non intendo trattare questa questione sui media». Attesi aggiornamenti nelle prossime ore su un caso che farà certamente discutere sia in ambito politico che non: ricordiamo che appena qualche giorno fa a Milano è stato commemorato Pierluigi Torregiani, ucciso 40 anni fa proprio dai Pac di Cesare Battisti. Maurizio Campagna ha commentato: «Per fortuna Battisti ora è in carcere. Finalmente la giustizia ha fatto il suo corso e finalmente noi famigliari abbiamo avuto giustizia».

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