Il clan cappeggiato dal boss siciliano Matteo Messina Denaro, subisce una nuova battuta d’arresto. Le forze dell’ordine hanno messo le manette a Calogero Luppino, uno dei più importanti finanziatori del padrino di Cosa Nostra. Le indagini dei carabinieri coordinate dalla procura di Palermo hanno permesso di portare alla luce l’ascesa a dir poco rapida dell’imprenditore Luppino, che si era fatto strada nel mondo delle scommesse grazie all’aiuto dei clan mafiosi di Castelvetrano e di Mazara del Vallo, tramite l’installazione obbligatoria negli esercizi commerciali dei device dello stesso gruppo Luppino, pena ritorsioni. Luppino gestiva di fatto la cassa del mandamento mafioso, provvedendo al pagamento delle spese legali e ad altre necessità di Franco Luppino, boss attualmente in carcere, e finanziando i vertici delle famiglie mafiose di Campobello di Mazara, di Mazara del Vallo, e di Castelvetrano. Il terzo fermato, Francesco Catalanotto, collaboratore di Luppino, è invece molto legato al cognato di Messina Denaro, Rosario Allegra. Come riferisce quotidiano.net, è in corso un sequestro di beni del valore di 5 milioni di euro circa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MESSINA DENARO, ARRESTATO CALOGERO LUPPINO

Nuovo colpo al clan di Messina Denaro, il super latitante padrino di Cosa Nostra. E’ stato arrestato nelle scorse ore Calogero Luppino, un insospettabile manager siciliano classe 1980, considerato il re delle scommesse. Attraverso la costruzione di un impero nel mondo del bet online e delle slot machine, finanziava in maniera ingente la famiglia del capomafia, condannato all’ergastolo per le bombe del 1993. Una vera e propria svolta, come scrive stamane Repubblica, visto che per anni sono stati seguiti i pizzini che viaggiavano per la Sicilia, mentre ora gli inquirenti hanno deciso di seguire il flusso di denaro, così come diceva ai tempi il giudice Giovanni Falcone. La procura distrettuale antimafia di Palermo ha così potuto mettere le proprie mani sull’imprenditore di Campobello di Mazara, da questa mattina in carcere con l’accusa di associazione mafiosa. Insieme a lui, fermati anche i due collaboratori, Salvatore Giorgi, lo zio di Luppino, e Francesco Catalanotto.



MESSINA DENARO, ARRESTATO IL RE DELLE SCOMMESSE

Nell’indagine che ha portato all’arresto del re delle scommesse, è stato riscontrato anche il coinvolgimento di Stefano Pellegrino, avvocato marsalese in stretti rapporti con il gruppo Luppino: il deputato regionale eletto nelle file di Forza Italia è stato raggiunto da avviso di garanzia per l’accusa di corruzione elettorale, senza l’aggravante mafioso, per aver ricevuto un sostegno illegittimo durante le elezioni del 2017. In poche parole, Pellegrino forniva tramite Luppino dei sacchi della spesa in cambio di voti, ed era Salvatore Giorgi che incontrava direttamente gli elettori. Luppino ha svolto numerose attività nella sua vita, compresa quella politica, visto che nel 2011 è stato consigliere comunale con l’Udeur, mentre nel 2014 ha fondato il movimento “Io amo Campobello” a sostegno del sindaco Giuseppe Castiglione. Luppino ha creato anche una squadra di calcio a 5 e si è lanciato nel business dei migranti, facendosi accreditare una struttura di accoglienza per 50 richiedenti asilo politico.

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