Per un attimo provate ad immaginare la scena: un elefante vi attraversa la strada mentre siete in automobile. No, vi fermiamo subito: non siete in africa, non c’è nessun safari da fare e gli zoo non c’entrano. Di più: siete a Segrate in un freddo venerdì sera di febbraio. Il primo pensiero? Vi precediamo: “Ma davvero sono così stressato? Ho le traveggole? Devo iniziare a prendermi un po’ di tempo per me”. Poi però capita che si forma una fila di macchine, che i clacson si alternano alle urla di stupore, che davanti e dietro di voi è tutto un prendere il telefono in mano per immortalare la scena che vi si para di fronte. E allora è chiaro: forse sì, sarete pure stressati, ma non da immaginarvi un elefante tra le auto a Segrate. Perché avete capito bene: il pachiderma in questo freddo venerdì sera di febbraio c’era davvero…



ELEFANTE TRA LE AUTO A SEGRATE

Adesso andiamo al dunque: come c’è finito l’elefante ieri sera, intorno alle 19.30, nei pressi dell’Idroscalo, lungo la Circonvallazione, a Segrate? La risposta è probabilmente la più ovvia che potrebbe derivare da un minimo di ragionamento (una volta messo da parte lo stupore iniziale): l’elefante è scappato dal circo. Quale circo? Precisamente quello Darix Togni, allestito poco distante dal luogo del “ritrovamento” dell’animale fino al 3 marzo. Il pachiderma era a bordo strada (difficile per lui nascondersi vista la sua mole) e se il suo era un tentativo di fuga ben orchestrato allora si può dire che a complicargli la vita rallentandolo non poco sia stato proprio il traffico di punta. Come’è andata a finire? Il pachiderma, del tutto pacifico, è stato recuperato dagli addetti del circo: chissà se è stato felice di rientrare al circo e di lasciare agli umani il traffico cittadino…

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