«Non sono il solo in molti nella mia zona, tra Narcao e Nuxis, abbiamo deciso di andare al voto. Perché? Perché credo nell’importanza del voto e ho fiducia che la politica possa fare qualcosa»: a parlare è un pastore 36enne, tal Simone Secci, raggiunto dall’Ansa nel giorno in cui alcuni blocchi e proteste sul prezzo del latte avevano portato addirittura all’assalto armato contro un tir-cisterna. La convinzione di alcuni pastori è che la vertenza si possa realmente risolvere dopo le elezioni, tanto da aggiungere «con la votazione di Tramatza, ora ci auguriamo che anche gli industriali si siedano al tavolo delle trattative». Non tutti però la pensano come lui, in particolare a Sindia e Siniscola dove intere famiglie di allevatori e pastori hanno letteralmente disertato le urne: come spiega l’Unione Sarda, molte schede elettorali sono state riconsegna in segno di protesta mentre le operazioni di voto ai seggi, quantomeno, sono filate liscia via per fortuna senza troppi ostacoli. QUI IL VIDEO DELL’ASSALTO AL TIR-CISTERNA DEL LATTE



NUOVI DISORDINI DURANTE IL VOTO

Nuovi disordini e sempre dal fronte pastori: disordini vengono denunciati anche a Siniscola dove diversi pastori hanno scelto di usare le schede elettorali per manifestare anche oggi la propria insoddisfazione. Hanno consegnato, con tanto di urla e slogan contro lo Stato, circa 120 tessere elettorali per rilanciare tutta la contrarietà agli accordi ancora non raggiunti sul prezzo del latteo ovino. La medesima modalità di protesta era già stata messa in atto, il 22 febbraio, da alcuni allevatori di Pabillonis: dopo l’assalto al camion-cisterna del latte di Orune, le forze dell’ordine tengono sotto controllo anche un presidio di allevatori davanti al caseificio Argiolas in provincia di Cagliari, onde evitare altri spiacevoli inconvenienti e assalti come quelli visti stamane all’apertura dei seggi elettorali.



ASSALTO PASTORI SARDI A CISTERNA LATTE

L’avevano “giurata”

e pronti via, dopo l’apertura dei seggi in Sardegna per le Elezioni Regionali alcuni pastori sardi hanno ben deciso di iniziare l’opera di disturbo per la consueta protesta sul prezzo del latte: è così che attorno a Nuoro (a Orune) è andato in scena un assalto armato ad una cisterna del latte attorno alle 9.30 di questa mattina. Secondo quanto raccontato da La Stampa, l’assalto è stato effettuata da 3-4 pastori e allevatori con volto coperto e pare armati: il commando improvvisato ha intimato l’autista dell’autocisterna del latte ad uscire dall’abitacolo e rovesciare immediatamente il latte sull’asfalto. Le organizzazioni dei pastori nei giorni scorsi avevano promesso davanti ai Ministri Centinaio e Salvini che la protesta non avrebbe più visto il versamento del latte sulle strade ma pare che qualche facinoroso non abbia voluto per nulla rispettare l’accordo di massima: sono intervenuti subito comunque carabinieri e polizia e pare che vi sia già un arresto.



SARDEGNA, RISCHIO PARALISI SEGGI

La tensione tra allevatori, associazioni di categoria, multinazionali e Governo è ancora altissima mentre si consuma il voto delle Regionali sarde che inevitabilmente potrebbe influire nella scelta sul nuovo Governatore della Regione dilaniata da proteste e manifestazioni contro il basso prezzo del litro di latte ovino. La trattativa è stata rinviata al tavolo con il prefetto di Sassari nei prossimi giorni, a urne chiuse, proprio per evitare ulteriori influenze e commistioni tra politica locale, nazionale e di settore: «Mai un manganello contro i pastori», aveva promesso Salvini chiudendo la campagna elettorale in Sardegna, anche se per forza di cose Polizia e Carabinieri son dovuti intervenire per sedare il blitz del commando armato e l’ennesima colata di latte sulle strade provinciali. Intanto giusto ieri sera è giunta notizia di almeno 10 i pastori indagati dalla procura di Nuoro proprio per i tanti blocchi stradali dei giorni scorsi e per le manifestazioni di protesta contro il crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna.