Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato a parlare di Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso a Il Cairo all’inizio del 2016 che lo scorso gennaio avrebbe compiuto 31 anni. Lo ha fatto a Sharm el Sheikh a margine del vertice tra l’Unione europea e la Lega Araba, spiegando che «è una ferita aperta e lo resterà finché non si risolverà», ha dichiarato il premier. «Troveremo il modo di confrontarci», aggiunge Conte riferendosi al presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi a cui vuole trasmettere «le premure del governo e dell’opinione pubblica». Al momento non è stato definito né l’orario né il formato del confronto, ma il Corriere della Sera precisa che fonti governative confermano che ci sarà. Conte ha parlato anche della situazione in Libia, dopo aver visto il premier libico Fayez Sarraj. Ha spiegato che è «strategica per l’Italia», ma servono «sforzi volti a prevenire escalation di violenza o un conflitto civile». (agg. di Silvana Palazzo)



Ultime notizie: Trump a Corea Nord “stop nucleare”

In vista del summit in Vietnam con Kim Jong-un, Donald Trump su Twitter ha parlato della Corea del Nord. E lo ha fatto dicendo che potrebbe diventare «una delle grandi potenze economiche mondiali» se però abbandonasse il suo arsenale nucleare. Così il presidente americano su Twitter. «Il presidente Kim sa bene, forse meglio di chiunque altro, che senza armi nucleari il suo Paese potrebbe velocemente diventare una delle grandi potenze economiche nel mondo», ribadisce Trump. Inoltre, spiega che «per la sua posizione, per la sua gente (e grazie a lui) la Corea Nord ha un maggior potenziale per una rapida crescita rispetto ad altri paesi!». Intanto il leader nordcoreano ha lasciato Pyongyang in treno per dirigersi ad Hanoi per il secondo summit, in programma il 27-28 febbraio. Partito con una delegazione di fidati consiglieri e funzionari, Kim è affiancato dall’insperabile sorella Kim Yo-hong e il “braccio destro” Kim Yong-chol. (agg. di Silvana Palazzo)



Ultime notizie: protesta latte, nuovo atto

Continuano le proteste dei pastori sardi per il prezzo del latte. In occasione delle elezioni regionali in Sardegna, gli allevatori e i pastori avevano promesso nuovi gesti di dissenso e così è stato: attorno alle ore 9:30 di questa mattina, come documentato da numerosi quotidiani, alcuni pastori con il volto incappucciato e armati, hanno bloccato un’autocisterna contenente del latte, costringendo l’autista a scendere dal mezzo e a rovesciare la bianca bevanda sull’asfalto. Negli scorsi giorni le organizzazioni dei pastori che avevano incontrato i ministro Centinaio e Salvini avevano promesso che non avrebbero più gettato il latte per terra, un gesto che non piace a molti, ma evidentemente hanno deciso di venir meno alle proprie parole. I carabinieri e la polizia sono prontamente intervenuti sul luogo del blocco, ed avrebbero già arrestato una persona ritenuta responsabile del “sequestro” del mezzo e delle successive minacce a mano armata. In questi giorni di elezioni le trattative con il governo per il prezzo del latte sono state interrotte, ma riprenderanno molto probabilmente dalla giornata di martedì, a votazioni concluse. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie: vento e gelo, danni e morti

Cosi com’era prevista è arrivata una delle ultime perturbazioni della stagione invernale, una perturbazione che ha portato molti danni e ha fatto almeno 4 vittime. Gli incidenti più gravi sono avvenuti nel Lazio, in uno a perdere la vita 2 persone in provincia di Frosinone per il cedimento di un muro a causa del forte vento, l’altro è da imputare ad un albero sradicato sempre dal vento a Roma, l’albero d’alto fusto nella sua caduta ha travolto una macchina in transito, nulla da fare per l’autista un 45enne del luogo, nell’ultimo incidente a trovare la morte un ragazzo di 14 anni. Si contano anche molti disagi, i collegamenti con le isole minori sono ad esempio interrotti a causa del vento e dei marosi. Le grosse onde hanno fatto inoltre incagliare un mercantile turco di fronte al porto di Bari.

Ultime notizie, Morta Marella Agnelli

E’ morta nella sua sua abitazione Marella Agnelli, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli. La donna aveva 92 anni e da parecchi mesi era allettata a causa di una grave malattia. Marella negli anni, anche dopo la scomparsa del marito, era diventata un vero e proprio esempio di stile, una donna capace di rimanere al centro dei discorsi pur non facendone parte. Nata dall’unione tra un principe fiorentino e un americana, Margharet Clarke, Marella è stata capace di rompere molti tabù, non per nulla è stata una delle poche donne ad essere ritratta da uno degli artisti più anticonformisti della storia contemporanea: Andy Warhol. Dopo la morte di Gianni ha gestito l’eredita della Fiat, un incombenza che l’ha allontanata dalla figlia Margherita. I funerali si terranno lunedì in forma privata a Villar Perosa.

Ultime notizie, test elettorale in Sardegna

Un voto che dopo quello dell’Abruzzo potrebbe ribaltare le forze in campo non solamente della regione ma anche dell’esecutivo nazionale. Dell’importanza del voto sardo lo si capisce vedendo quanti big hanno deciso di chiudere la campagna, da Salvini a Di Maio, da Meloni a Berlusconi. Le proiezioni danno il centro destra in avanti anche di parecchi punti, un eventuale conferma sarebbe la ciliegina sulla torta, e potrebbe far decidere i leader di continuare nel sogno di una destra unita. Si voterà oggi, l’inizio dello spoglio è previsto per lunedì mattina.

Ultime notizie, ammutinamento nel governo di May

Una vera e propria rivolta che potrebbe far uscire dallo stallo in cui si è cacciata l’Inghilterra con la Brexit. Pubblicata dalla stampa inglese una lettera congiunta a firma di tre ministri del gabinetto di sua Maestà, con la quale essi si dicono pronti a dimettersi e a votare per un eventuale rinvio della Brexit. I tre Rudd, Clark e Gauke, guidano tre dicasteri importanti, Lavoro, Giustizia e Business e sono del tutto contrari all’uscita dall’Unione Europea. La lettera sottolinea che qualora in “tempi strettissimi” non si trovasse una soluzione dopo aver rimesso nelle mani della May il loro mandato, sarebbero pronti a votare per un rinvio del famigerato articolo 50, un rinvio che potrebbe aprire la strada a un secondo referendum.

Ultime notizie, la Roma vince, oggi Napoli, Inter e Juventus

La Roma vince non senza fatica nel terzo anticipo di giornata, superando 3-2 il Frosinone. I ciociari passano in vantaggio al quinto minuto con un gol di Camillo Ciano che sfrutta un’incomprensione tra Nzonzi e De Rossi e riesce poi a superare Olsen autore di una papera colossale. I giallorossi la ribaltano già alla fine del primo tempo con i gol di Edin Dzeko e Lorenzo Pellegrini. Quando tutto sembra deciso al minuto 80 segna Pinamonti e regala quello che sembra essere il pareggio per i padroni di casa. Dzeko però decide la partita all’ultimo respiro al minuto 95. Oggi tocca prima alla Juventus alle 15.00 in casa del Bologna poi ci saranno Parma Napoli e Fiorentina Inter.