L’ex conduttore tv Alessandro Cozzi, accusato dell’omicidio di Alfredo Cappelletti, imprenditore ucciso a Milano, in via Malpighi, nel 1998, è stato condannato a 24 anni di reclusione. La Corte d’Assise d’Appello ha così cancellato la condanna all’ergastolo già inflitta nei confronti dell’uomo, oggi 61enne, all’ergastolo ed ha escluso al tempo stesso la premeditazione. “Così è meglio di una assoluzione. Almeno farà qualche anno in galera”, sono state le prime parole della moglie della vittima, dopo la sentenza di secondo grado, riferite dall’agenzia di stampa Ansa. Il sostituto pg Maria Grazia Omboni aveva chiesto alla Corte di confermare la condanna in primo grado, quindi l’ergastolo, giunta nel luglio del 2017 ma l’Appello ha accolto solo in parte tale richiesta. Il cold case risalente ormai a 21 anni fa era stato riaperto solo nel 2012 dopo l’archiviazione del caso bollato come suicidio. La procura di Milano aveva però deciso per la sua riapertura dopo che Cozzi, all’epoca conduttore Rai del programma Diario di Famiglia e prima ancora educatore familiare aveva confessato un altro delitto, quello di Ettore Vitiello, titolare di un’agenzia di lavoro nel Milanese ed ucciso con circa 50 coltellate per un debito nel 2010. Per quel delitto l’ex conduttore sta già scontando 14 anni di carcere inflitti con il rito abbreviato.
OMICIDIO CAPPELLETTI: EX CONDUTTORE COZZI CONDANNATO A 24 ANNI
Alessandro Cozzi fu mandato a processo nel settembre del 2017, a quasi 20 anni dall’omicidio di Alfredo Cappelletti inizialmente considerato tutt’altro che una morte violenta. Ciò avvenne, come rammenta Corriere.it, in seguito all’imputazione coatta disposta dal gip Franco Cantù Rajnoldi, che aveva riscontrato “assordanti analogie” tra la morte di Cappelletti e l’omicidio di Vitiello. Come scritto dalla Corte d’Assise di Milano nelle motivazioni di primo grado, dopo l’omicidio di Cappelletti Cozzi “aveva cercato di accreditare segnali di particolare malessere della vittima” per sviare le indagini orientandole verso il suicidio. Su questo aspetto Maria Pina Beneggi, moglie della vittima, ha detto ai giornalisti: “Volevano farci credere che si fosse trattato di un suicidio, ma mio marito non ha mai voluto togliersi la vita”. Secondo la donna quel delitto sarebbe stato premeditato dall’ex conduttore tv: “Cozzi portò con sé sul luogo del delitto il coltello usato per uccidere”, ha aggiunto, come riferisce l’Ansa. Nella passata udienza Cozzi, rendendo dichiarazioni spontanee, aveva negato di avere ucciso l’imprenditore: “Non ho ucciso Alfredo, eravamo molto legati, perché entrambi condividevamo la fede cristiana”.