Chiede giustizia Antonella Penati, la mamma del piccolo Federico Barakat, il bimbo di 9 anni ucciso il 25 febbraio del 2009 dal padre, poi suicidatosi subito dopo. Chiede giustizia perché quell’incontro in un ambiente neutro, “protetto”, durante il quale il bimbo venne ucciso, non doveva verificarsi. La mamma si era infatti sempre opposta alle visite del padre, visto che il genitore era un violento che aveva fatto del male fisicamente e psicologicamente allo stesso bambino. Ma gli assistenti sociali e i giudici hanno invece agito nella maniera opposta, togliendo l’affido esclusivo alla donna, e obbligando l’incontro figlio-padre, a loro modo di vedere, per il bene dello stesso bambino. «Aveva più volte minacciato di farci del male – racconta la donna, affranta, presso gli studi de “I fatti vostri”, programma Rai – nonché di portarlo via, di allontanarlo per sempre, aveva cercato di portarlo via da scuola. Io lo avevo denunciato per 8 volte e segnalato tutti i giorni ai servizi territoriali, pensando fosse l’unico modo per proteggere il mio bambino».



FEDERICO, UCCISO DAL PADRE IN AMBIENTE PROTETTO: LA MAMMA CHIEDE GIUSTIZIA

Ma nonostante il tutto fosse evidente, alla fine si è optato per la carota, invece che usare il bastone, permettendo appunto l’incontro fra Federico e Mohamed. Così il 25 febbraio di 10 anni fa, durante un vis-a-vis fra i due, l’uomo estrasse un coltello e colpì per 30 volte il proprio figlio, per poi spararsi subito dopo, suicidandosi. Il bimbo morì dissanguato, fra atroci sofferenze, dopo 52 minuti di agonia, mentre la mamma era lontana diversi chilometri e all’oscuro di tutto. Per quel terribile gesto non venne condannato nessuno, visto che tutti coloro che avrebbero dovuto assistere all’incontro, nonché tutelare la sicurezza del bambino, sono stati assolti in via definitiva in Cassazione. Ma Antonella non ci sta, ed ha deciso di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo, convinta che alla fine otterrà quello che cerca, giustizia. La madre di Federico si sta battendo affinché gli incontri obbligatori fra genitori e figli non avvengano in casi determinati: «I bambini – afferma – non devono essere sottoposti a questo pericolo. Mai imporre le visite protette nei casi di violenza domestica e pericolosità». Clicca qui per rivedere la puntata intera di “Fatti Vostri” di oggi su RaiPlay

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