Oggi alle 17:00, presso l’Auditorium di Portofranco (viale Papiniano 58, Milano), è in programma un incontro con Giovanni e Giuseppe Maddaloni dal titolo “L’oro di Scampia”. Nato nel 1956 a Napoli, Giovanni, detto Gianni, è un judoka che ha deciso, negli anni ’80, di dar vita a un’associazione sportiva, lo “Star Judo Club Napoli”, in un quartiere difficile come quello di Scampia. Con il tempo la palestra di Maddaloni è diventata un luogo mediante il quale, con l’impegno e la disciplina che il judo richiede, tanti ragazzi hanno avuto l’opportunità di non cadere preda della criminalità, una vera piaga per quel territorio, o della droga. Judo e Maddaloni sono diventati poi un vero e proprio binomio quando Giuseppe, detto Pino, figlio di Gianni, nel 2000 ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney. Sono tanti i judoka azzurri che portano il cognome Maddaloni o che sono legati in qualche modo all’attività iniziata da Gianni. Un’attività che, come lui stesso racconta in questo video, è diventata occasione anche di integrazione per ragazzi immigrati o figli di famiglie di rifugiati.



Il lavoro nella palestra di Maddaloni è diventato anche un’opportunità di riscatto per chi in passato ha commesso errori e ha saldato i suoi conti con la giustizia, ma ha ora trovato anche una strada e la possibilità di aiutare altre persone a non commettere i suoi stessi errori del passato. Gianni ha infatti deciso di offrire corsi gratuiti ai ragazzi disagiati, spesso con padri in galera e madri senza lavoro. La convinzione alla base del progetto è che, imparando i valori dello sport, un bambino oggi non diventi uno spacciatore o un killer domani. E c’è anche chi sogna di ripetere l’impresa compiuta da Pino nel 2000, un’impresa che è possibile rivivere in queste immagini e che è stata raccontata anche in un film del 2013, diretto da Marco Pontecorvo e interpretato da Beppe Fiorello, che si intitola “L’oro di Scampia”, proprio come l’incontro in programma oggi a Portofranco.



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