Chiara Alessandri avrebbe bruciato il corpo di Stefania Crotti: lo provano il gps dell’auto dell’assassina e l’orologio della vittima. Ma queste non sono le uniche tracce dell’omicidio di Gorlago, perché i Ris sono tornati nell’abitazione di Chiara Alessandri a caccia di nuovi indizi. Nei giorni successivi al delitto sono tornati spesso anche per prove con il luminol, ma se l’omicidio è stato commesso nel garage, cosa cercavano? Non si esclude la possibilità che la vittima sia entrata nell’abitazione della sua assassina. In tal caso, cambiano molti scenari. In primis, rischia di cambiare la posizione dell’uomo che ha accompagnato lì Stefania Crotti. L’amico di Chiara Alessandri ha quindi condotto la giovane mamma nell’abitazione anziché lasciarla nel garage come aveva dichiarato? A gettare nuove ombre su questa tragedia è “La Vita in Diretta” nella puntata di oggi. Le indagini dunque proseguono, e i contorni di questa vicenda possono cambiare.
STEFANIA CROTTI, RIS A CASA DI CHIARA ALESSANDRI
Ma quali sono le tracce dell’omicidio di Gorlago? Chiara Alessandri sembra averle disseminate goffamente lungo tutto il suo percorso, motivo per il quale gli inquirenti stanno ricostruendo tutti i suoi movimenti. Dalle impronte dei pneumatici alle tracce di sangue nella macchina e nel garage, nell’abitazione i vestiti indossati il giorno dell’omicidio. E se l’aggressione ai danni di Stefania Crotti fosse avvenuta in casa? «Molto spesso nei momenti concitati si commettono errori. Oggi è difficile non lasciare tracce di un’azione criminale. Il delitto perfetto non esiste, ma esistono criminali fortunati. Noi oggi risolviamo la maggior parte dei casi», ha dichiarato Emiliano Giardina, genetista dell’Università di Roma Tor Vergata, a “La Vita in Diretta”. In merito invece all’audio inviato al marito della vittima, suo ex amante: «Sicuramente il tono tradisce il grande coinvolgimento emotivo, ma tra la minaccia e l’azione non sempre c’è una correlazione diretta. Di fatto non si poteva immaginare questo epilogo».